AVERSA. Purtroppo è un semplice pesce daprile, il consueto. Come ogni anno, negli ultimi, abbiamo scelto un tema verosimile.
Questanno in più la speranza che la notizia potesse trasformarsi in vera. La vicenda della presenza di politici, parenti e affini in quelle liste per il conferimento di incarichi professionali da parte dellamministrazione comunale è una delle pagine più brutte tra quelle scritte della politica locale.
Oltre al gesto dellassessore Ninì Migliaccio, purtroppo, non si è registrato alcun pentimento o almeno ripensamento da parte di politici che non riescono a comprendere come si sia in un momento delicatissimo, un momento in cui la politica DEVE dimostrare di fare effettivamente gli interessi della collettività per non perdere definitivamente il contatto con il Paese reale.
Questo nostro pesce daprile, considerato il periodo pasquale, è anche una sorta di letterina di Pasqua, un auspicio affinché tutti gli attori di questo teatro che mette in scena, interpreta la Politica, capiscano che è il momento di cambiare registro e fare in modo di essere al di sopra di ogni sospetto.