Servizi sociali, assegni di cura per malati di Sla

di Nicola Rosselli

Romilda Balivo AVERSA. “Il comune di Aversa è pronto per accettare e lavorare le richieste da inoltrare, poi, alla Regione Campania nell’ambito del programmaregionale sperimentale per persone affette da Sla …

… e da altre malattie del motoneurone per l’erogazione di assegni di cura. I modelli di domanda sono disponibili presso l’Ufficio Servizi Sociali”. Ad annunziarlo l’assessore Romilda Balivo che i fornisce anche le notizie tecniche.

I cittadini interessati potranno presentare la richiesta presso l’Ufficio dei Servizi Sociali del Comune. Attraverso il lavoro delle Commissioni di valutazione multidisciplinari (composte da medici, infermieri, assistenti sociali e altre eventuali figure professionali ritenute opportune per ogni singolo caso) e in base al grado di non autosufficienza e alle necessità sanitarie e sociali della persona, sarà definito il piano di assistenza individualizzato (Pai).

Il Comune di Aversa comunica che lo scorso 8 febbraio la Regione Campania ha approvato la delibera di giunta numero 34 sulla sperimentazione a valere sul Fondo Non Autosufficienza 2011 (pubblicata sul Burc 25 febbraio 2013) relativa all’assegnazione ai Comuni capofila degli Ambiti sociali territoriali di risorse del Fondo Non Autosufficienza 2011 pari a 9 milioni e 70 mila euro per l’erogazione di assegni di cura, che sulla base della gravità della disabilità e del bisogno socio-assistenziale sociale saranno di: – 400 euro mensili per pazienti a bassa intensità assistenziale, – 800 euro mensili per i pazienti a media intensità assistenziale, – 1500 euro mensili per i pazienti ad alta intensità assistenziale. Tali contributi economici serviranno a garantire un sostegno concreto alle famiglie delle persone affette da Sla e contribuire alla loro permanenza a domicilio.

L’erogazione degli assegni rientra nell’ambito del progetto che a livello Regionale è stato finalizzato al riconoscimento di un ruolo, quello insostituibile svolto dai familiari delle persone affette da Sla e patologie del motoneurone, che ogni giorno affrontano queste terribili malattie, con costi che ricadono in parte o interamente sulle loro spalle.

Saranno i Comuni capofila degli Ambiti sociali, attraverso i progetti che presenteranno secondo le indicazioni contenute nel Programma allegato alla delibera ed in cui dovra’ essere chiaro il numero di utenti valutati e le quote di assegno previste, a consentire alla Regione di procedere con decreto dirigenziale all’assegnazione delle risorse.

I Comuni capofila possono riproporne di nuovi a ciclo continuo. Per la buona realizzazione del programma sperimentale, la Regione assume il principio “dell’autonomia decisionale delle persone ammalate e delle loro famiglie” quale parametro di garanzia per la corretta veicolazione delle risorse, e pertanto definisce le seguenti azioni: a) pubblicizzare il programma sperimentale presso i medici di medicina generale, i pediatri di Libera Scelta ed i distretti sanitari, al fine di rendere edotti gli ammalati di Sla o altre malattie del motoneurone sulle possibilità di accesso agli assegni di cura; b) prevedere che i cittadini interessati o i loro familiari presentino domanda al segretariato sociale/servizi sociali del Comune di residenza o all’Ufficio di Piano del Comune Capofila dell’Ambito, secondo il modello definito in allegato alla delibera, e che sia loro rilasciata ricevuta; d) prevedere che il Comune capofila concordi con l’utente e la sua famiglia tempi e modalità di erogazione dell’assegno di cura o la scelta tra lo stesso ed altre modalità di intervento domiciliare.

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