Assolta Capacchione: la senatrice-giornalista non calunnio’ finanziere

di Redazione

Rosaria CapacchioneNAPOLI. La sezione distaccata di Caserta del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha assolto la senatrice del Pd, Rosaria Capacchione, dall’accusa di calunnia con la formula “perchè il fatto non costituisce reato”.

Giornalista del quotidiano “Il Mattino”, eletta al Senato lo scorso febbraio, Capacchione era accusata di aver calunniato un sottufficiale della Guardia di Finanza, Luigi Papale. Al termine della propria requisitoria, il pm aveva chiesto una pena di due anni e mezzo di reclusione.

La vicenda risale a 13 anni fa. Secondo la tesi accusatoria, la giornalista-scrittrice anticamorrasi sarebbe sfogata in un bar con un ufficiale della Finanza, denunciando la scarsa attendibilità di Papale che all’epoca indagava sul fratello della stessa Capacchione, Salvatore. Un colloquio informale da cui sarebbe scaturita un’informativa redatta dall’ufficiale contro il finanziere, nella cui condotta però non fu rilevato nulla di illecito.

Il difensore di Capacchione, Vittorio Giaquinto, ha sostenuto che non c’era stata alcuna confidenza e che in ogni caso mancava un atto formale di denuncia, circostanza che escludeva il reato.

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