Camorra, ucciso in un caseificio: killer incastrato da video

di Redazione

 NAPOLI. Quattro colpi di pistola alla testa: fu ucciso cosi’, lo scorso 6 dicembre 2012, Luigi Felaco, trafficante didrogaed esponente del clan Polverino e legato al clan Orlando.

Oggi, anche grazie ad un video, per quell’omicidio e’ stato sottoposto a fermo dai carabinieri del comando provinciale di Napoli, Gianluca Troise, considerato esecutore materiale. L’agguato avvenne in pieno giorno, nel centro di Calvizzano (Napoli). Il movente, secondo le indagini dei militari, e’ da ricondursi alle dinamiche tipiche dei circuiti criminali del traffico internazionale didroga. In particolare fu una ritorsione decisa dal gruppo Polverino.

E’ stato un video, oltre alle indagini, ad ‘incastrare’ Troise: immagini registrate da una telecamera sistemate nel caseificio dove fu commesso l’omicidio. Le indagini hanno, poi, ulteriormente confermato il ruolo e il movente di Felaco. e immagini durano neanche venti secondi. Ma trasmettono, appieno, la ferocia dell’agguato di camorra nel quale, il 6 dicembre 2012, in un caseificio di Calvizzano (Napoli) fu ucciso Luigi Felaco.

Per quell’omicidio e’ stato sottoposto a fermo Gianluca Troise ed e’ lui, casco in testa che insegue, senza tregua, la vittima. Pistola in pugno, scavalca il bancone dei caseificio, poi insegue Felaco il quale cade, viene colpito, si rialza per poi essere ucciso con quattro colpi alla testa. Un video che, supportato dalle indagini dei carabinieri del comando provinciale di Napoli, ha consentito il provvedimento di fermo per un agguato che va ad inserirsi nelle ritorsioni, tra clan, per il traffico internazionale didroga.

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