NAPOLI. I carabinieri a Napoli hanno arrestato la scorsa notte quattro persone ritenute responsabili di associazione per delinquere finalizzata alle truffe, sostituzione di persona e falsità in registri e scritture private.
Nel corso di indagini, coordinate dalla Procura di Napoli, i militari dell’Arma hanno accertato oltre 30 episodi di truffa, consumata o tentata, tutti ai danni di persone anziane che venivano avvicinate da un falso avvocato; questi comunicava loro che parenti stretti senza assicurazione Rc auto erano coinvolti in un incidente stradale, convincendole a consegnare fino a 15mila euro per evitare conseguenze penali ai loro cari.
Nel corso di perquisizioni durante la notifica dei decreti di fermo di pm, sono state sequestrate grosse somme di denaro e oggetti preziosi frutto dei colpi messi a segno. Sono decine gli episodi scoperti dai carabinieri fino a marzo scorso, quando si e’ deciso di procedere con un fermo di indiziato di delitto.
L’ultima truffa ha preso di mira una ultraottantenne, cui sono stati portati via 16mila euro per ‘aiutare il nipote’ il 27 marzo. Ma c’è chi si è visto raggirare due volte, anche a distanza di pochi giorni. Il primo ha dato 13mila euro il 16 gennaio e 4.700 il 7 febbraio, sempre credendo di evitare guai a un nipote; la seconda ha dato prima 5mila euro in contanti e gioielli per quasi 7mila l’11 febbraio, e altri 1.800 due giorni dopo. Le vittime venivano selezionate tra gli anzianidel quartiere di Chiaia, ‘salotto buono’ di Napoli, e qualche volta venivano adescati anche 50-60enni, preferendo però gli over 70.
Il meccanismo della truffa era semplice e collaudato: un uomo chiamava da un cellulare, fingendosi avvocato, raccontando di un incidente grave ma senza conseguenze fisiche di un congiunto della vittima, che poteva evitare guai versando un risarcimento in contanti brevi manu. Se l’anziano non era convinto, lo invitava a richiamare sul cellulare per parlare con il figlio o il nipote, imitandone poi la voce mentre in sottofondo si sentivano sirene di ambulanza e chiasso. Ottenuto l’assenso, mandava Maranta a ritirare il denaro.
Oltre agli arresti, i carabinieri hanno eseguito anche perquisizioni, trovando a casa di uno degli indagati oltre 100mila euro in contanti e sequestrandoli, cosi come sotto sequestro sono i conti correnti dei quattro.
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