Ucraino bruciato al culmine di una lite: arrestato rumeno

di Redazione

 CASAL DI PRINCIPE. I carabinieri della stazione di San Cipriano hanno rintracciato a Casal di Principe, in via Alfieri, il cittadino rumeno Marian Ungureanu, 47 anni, in Italia senza fissa dimora.

E’ stato tratto in arresto in esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Napoli, per il reato di omicidio aggravato. L’attività investigativa dei militari, che è stata pienamente concordata dagli inquirenti, ha fatto emergere i gravi indizi di colpevolezza a carico dell’uomo al quale il 2 marzo 2010 fu già notificato un decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere. All’epoca, però, l’uomo venne scarcerato per un vizio di forma. Ora è stato risottoposto al regime detentivo, ravvisato il pericolo che, ormai libero, potesse darsi alla fuga e rendersi irreperibile. E’ ritenuto responsabile dell’omicidio del cittadino di nazionalità ucraina Mykhailo Symyonka, 54 anni.

Questi i fatti. Il 6 febbraio 2010 Ungureanu aveva segnalato ai carabinieri il rinvenimento di un cadavere di un uomo carbonizzato all’interno di un casolare diroccato in via Campo d’Isola, a San Cipriano. Il giorno successivo i militari della locale stazione, insieme al nucleo operativo della compagnia di Casal di Principe avevano sottoposto a fermo di indiziato di delitto due cittadini rumeni, tra cui Ungureanu, gravemente indiziati dell’omicidio. Secondo l’accusa, in concorso tra loro, per futili motivi, avrebbero dato fuoco all’ucraino, causandone il decesso.

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