SARAGOZZA. Le indagini sullattentato alla maratona di Boston arrivano fino in Spagna. A Saragozza e Murcia la polizia iberica ha tratto in arresto due presunti terroristi che sarebbero legati ad al Qaida e coinvolti nella strage del 15 aprile, che ha provocato tre vittime e oltre 100 feriti.
I due fermati, Nou Mediouni, di origine algerina, detenuto a Zaragoza, e Hassan el Jaaouani, di origine marocchina, in carcere a Murcia, farebbero parte di una cellula qaedista del Maghreb islamico (Aqmi). Secondo gli investigatori presenterebbero un profilo simile ai fratelli ceceni, Tamerlan e Dzhokhar Tsarnaev, considerati tra gli autori dellattentato.
Mediouni e Jaaouani, rivelano fonti del governo spagnolo, erano da oltre un anno controllati dalle autorità e negli ultimi tempi si erano avvicinati ad ambienti della jihad, frequentando siti web collegati allestremismo islamico. Proprio i loro commenti che incitavano ai terroristi diBostonhanno indotto la polizia spagnola, in collaborazione con quella francese e marocchina, ad arrestarli.
Lalgerino, in particolare, frequentava un forum jihadista attraverso la quale i leader di Aqmi procedono al reclutamento. E emerso che, attraverso quel forum, sarebbe stato reclutato laltro arrestato, Jaaouani, il quale avrebbe ricevuto delle istruzioni su un viaggio in Mali dove avrebbe partecipato alladdestramento in un campo.
Tornando alle indagini negli Usa, si apprende che i fratelli Tsarnaev avrebbero imparato a costruire gli ordigni esplosivi seguendo istruzioni trovate semplicemente sul web, agendo per conto proprio, spinti da motivi religiosi. Ma le autorità statunitensi vogliono vederci chiaro, e seguono piste che portano anche oltre oceano, collegate ad organizzazioni terroristiche internazionali.
Intanto, il minore dei due fratelli ceceni, Dzhokhar, 19 anni, ancora ricoverato in ospedale, ha avuto un primo contatto con gli inquirenti, i quali gli hanno letto i suoi diritti costituzionali. Lui, che ha difficoltà nel parlare a causa di un taglio alla gola, forse dovuto ad un tentativo di suicidio, si è limitato ad annuire. Accertato che il giovane è capace di intendere e volere, le parti hanno fissato per il 30 maggio la prossima udienza.