BOSTON. Il giorno dopo il duplice attentato esplosivo alla maratona di Boston, il presidente Barack Obama, in conferenza stampa, dice: Da quello che sappiamo si è trattato di un atto di terrore, atroce e codardo commesso contro civili.
Ancora non conosciamo i motivi dell’attentato e neppure se sia stato opera di un singolo o di un’organizzazione, ha aggiunto. Obama ha infine sottolineato che gli americani rifiutano di farsi terrorizzare. Il capo del Pentagono, Chuck Hagel, ha parlato di un crudele atto di terrore. Hagel è stato il primo dell’amministrazione statunitense a usare ufficialmente, on the records, la parola terrore per la strage di Boston. Nel frattempo dall’Fbi sottolineano come l’indagine sulle bombe di Boston sia un’indagine globale. Andremo fino in capo al mondo per trovare i colpevoli.
Allarme bomba anche a New York. Il terminal centrale dell’aeroporto di La Guardia è stato evacuato per la presenza di un pacco sospetto. Per precauzione tutti i voli sono stati sospesi.
Donna saudita collabora con polizia. Una dottoressa saudita ferita a una gamba è ricoverata in un ospedale di Boston e sta collaborando con la polizia. Lo riporta la Cnn, citando fonti saudite in Usa. Ieri i media americani avevano parlato di un giovane saudita rimasto ferito e piantonato in ospedale dagli agenti. Potrebbe essere la stessa persona, ma la notizia non ha trovato ancora conferma.
Polemica su video Griffin. Intanto, il web si scaglia contro gli autori dei Griffin e, con una petizione online, chiede che escano allo scoperto spiegando le terribili coincidenze tra quanto è accaduto a Boston e una puntata del cartoon mandata in onda nelle scorse settimane negli Usa. A scatenare il putiferio è stato un breve filmato nel quale si vede Peter Griffin, il protagonista della serie, azionare con un cellulare due ordigni esplosivi piazzati – si deduce dal filmato – proprio sul percorso della maratona di Boston. In realtà il video è un falso che è stato montato ad hoc per riscrivere la trama della puntata. Nell’originale, infatti, è Peter a causare la strage alla maratona, ma investendo con la sua auto decine di atleti e non con le bombe: la scena delle esplosioni fa parte di un altro spezzone che non ha nulla a che fare con la corsa.
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