Boston, sospettati due fratelli ceceni: uno muore, l’altro catturato

di Antonio Taglialatela

 BOSTON. E’ stato catturato, dopo un’imponente caccia all’uomo, il 19ernne Dzhakhar Tsarnaev, accusato di essere l’autore dell’attentato alla maratona di Boston, insieme al fratello Tamerlan, 26 anni, ucciso dalla polizia in uno scontro a fuoco a Watertown.

Il giovane fuggitivo aveva scelto come nascondiglio un’imbarcazione sistemata nel retro di una abitazione di Watertown. “Si chiude un capitolo. Ma mancano ancora tante risposte”, ha detto il presidente Barack Obama.

I due avevano regolare permesso di soggiorno in Usa. Durante lo scontro a fuoco è rimasto ucciso un poliziotto, Sean Collier, 26 anni, originario di Somerville, nel Massachusetts. Ferito un suo collega, che però non versa in gravi condizioni.

CINTURA CON ESPLOSIVO. Tamerlan, studente, aveva addosso un dispositivo esplosivo quando è stato esaminato all’obitorio. Questo lascia pensare che anche suo fratello abbia addosso una cintura bomba, riportano fonti di polizia. Il 19enne sarebbe fuggito a bordo si un suv Honda Crv grigio, con targa del Massachusetts.

IL PRESUNTO PADRE: “MIEI FIGLI INCASTRATI”. Un uomo presentatosi come il padre dei due fratelli ha telefonato al corrispondente dell’agenzia Interfax a Makhachkala, in Daghestan, sostenendo che i servizi segreti americani hanno incastrato i suoi figli. “Perché hanno ucciso Tamerlan? Dovevano prenderlo vivo. Il mio figlio più piccolo ora si nasconde, lui studiava al secondo corso di un istituto medico negli Usa. Lo aspettavamo per le vacanze. Ora non so cosa succedera”, ha detto l’uomo, rifiutandosi di incontrare il giornalista.

FAMIGLIA EMIGRATA IN USA NEL 2002. I due fratelli ceceni hanno studiato alle elementari alla scuola di Makhchkala, capitale del Daghestan, repubblica del Caucaso russo. Lo ha raccontato a Interfax il preside della stessa scuola, Emirmagomed Davudov, secondo il quale la famiglia Tsarnaev era composta da profughi kirghizi. A quanto ricorda l’uomo, in famiglia vi erano anche due sorelle. Tutti sarebbero poi emigrati negli Stati Uniti nel 2002.

PUGILE CON AMBIZIONI OLIMPICHE.

Tamerlan era un pugile professionista e ambiva addirittura a partecipare alle Olimpiadi. Secondo quanto lui stesso ha dichiarato, se la Cecenia non avesse ottenuto l’indipendenza, allora avrebbe gareggiato sotto la bandiera statunitense, chiedendo di essere naturalizzato, ma mai per la Russia. Le informazioni sono contenute sul sito della palestra Wai Kru Mixed Martial Arts Center, dove una fotogallery che mostra allenamenti e gare del ragazzo è’ correlata con alcune informazioni della sua vita. Sul sito si legge che Tamerlan aveva lasciato la Cecenia negli anni ’90, in seguito alla guerra, e ha vissuto per anni in Kazakhstan con la famiglia prima di trasferirsi poi negli Usa.Secondo le prime informazioni riportate dai media russi e americani, il ragazzo viveva negli Usa da cinque anni e aveva studiato ingegneria aBoston. Secondo le sue stesse parole, negli Stati Uniti non aveva amici perche’ non riusciva a capire i suoi coetanei americani.

VIDEO SU YOUTUBE. Tamerlan possedeva un account su YouTube in cui pubblicava video di ispirazione terrorista e islamista. Il giovane, iscritto con il suo nome sul popolare sito di condivisione di video, ha postato in particolare una serie di filmati legati al salafismo, corrente integralista dell’Islam sunnita. Ma anche videoclip musicali del cantante hip hop russo Vasya Oblomov, autore anche di brani satirici diffusi dall’opposizione russa anti Putin, e del “bardo della jihad cecena” negli anni ’90, il cantautore ed ex guerrigliero indipendentista ceceno Timur Mutsuraev.

IL 19ENNE SU FB. Il più giovane dei due fratelli, Dzhokhar ha dichiarato sulla sua pagina nel Facebook in cirillico, Vkontakte, di essere uno studente della Cambridge Ringe and Latin School e si professa di fede islamica. Sempre sul suo profilo, dice di parlare tre lingue: russo, ceceno e inglese. Secondo il sito russo Lifenews, il 19enne aveva ricevuto una borsa di studio di 2500 dollari dal comune della città di Cambridge, in Massachusetts.

ALLARME OLIMPIADI NEL CAUCASO. Subito dopo l’attentato aBoston, il ministro dello Sport russo, Mutko, aveva definito l’accaduto come un “campanello d’allarme” per le Olimpiadi di Sochi, città nel Caucaso russo, previste per il prossimo anno. Il presidente Vladimir Putin, nel condannare l’attacco, aveva subito offerto collaborazione russa nelle indagini. Entrambe dichiarazioni che si sono poi rivelate quasi profetiche.

I FRATELLI NON ERANO NOTI A INTELLIGENCE RUSSA. I fratelli Tsarnaev non erano noti ai servizi di sicurezza russi nel Daghestan e in Cecenia. Lo rende noto l’agenzia di stampa Interfax dopo che il ministero degli esteri russo aveva detto di non aver ancora identificato con certezza i due giovani.

“NESSUN LEGAME CON LA CECENIA”. “Le persone sospettate di aver commesso i crimini a Boston non hanno nulla a che fare con la Cecenia”, dove “non hanno mai vissuto in età adulta”, ha detto Alvi Karimov, portavoce del leader ceceno Ramzan Kadyrov, commentando la notizia che i fratelli ceceni Tsarnaev potrebbero essere gli autori dell’attentato alla maratona di Boston.

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