Francia, l’ex ministro ammette: “Ho conto in Svizzera”

di Redazione

Jerome CahuzacPARIGI. Gli eletti condannati non “potranno più svolgere nessun mandato pubblico”. L’annuncio di Francois Hollande, segue lo scandalo che ha colpito il suo ex ministro del Bilancio, Jerome Cahuzac.

Una vicenda per cui il presidente francese ha parlato di “shock”, di “grave violazione della morale repubblicana”. Cahuzac, di fatto esluso dal partito socialista, è indagato per frode fiscale. Si è dimesso dopo le accuse di avere denaro depositato all’estero.

Accuse da lui sempre respinte fino a martedì, quando ha ammesso di avere almeno un conto da 600mila euro fuori dai confini francesi: in Svizzera. Brillante oratore, 60 anni, padre di tre figli e molto sportivo, Cahuzac era stato scelto da Hollande per risanare i conti pubblici. In un videomessaggio trasmesso dall’Eliseo Hollande si è anche detto “sbalordito e arrabbiato” ed è tornato a bollare quella di Cahuzac come una “colpa imperdonabile”.

Il capo dello Stato ha anche annunciato una “legge sulla trasparenza” delle cariche pubbliche e un “rafforzamento dell’indipendenza della giustizia”. Cahuzac “non ha goduto di alcuna protezione”, ha assicurato Hollande. “L’esemplarità dei responsabili pubblici sarà totale”, ha aggiunto.

Cahuzac “non è degno di esercitare nuovi incarichì”, ha detto il premier, Jean Marc Ayrault, nel corso di un intervento all’Assemblea Nazionale, sottolineando che con il nuovo pacchetto di leggi per moralizzare la vita pubblica annunciato da Hollande “ogni persona condannata per frode fiscale e corruzione non potrà più esercitare un incarico pubblico. Questa è la base della fiducia”.

Inoltre, ha proseguito il capo del governo, “la protezione della stampa verrà rafforzata. Ognuno è responsabile dei propri atti, e questo necessita una Repubblica esemplare”. “Vogliamo un nuovo spirito, una nuova Repubblica, moderna”, ha proseguito il primo ministro, assicurando inoltre che “a inizio giugno, una riforma costituzionale rafforzerà l’indipendenza della giustizia, ma la destra vi si oppone (…) Vi chiedo di rifletterci”.All’Assemblea Nazionale, Ayrault ha anche parlato di “rafforzamento del segreto delle fonti” e “della prevenzione del conflitto di interessi, che deve essere oggetto di pene più severe”.

Cahuzac, intanto, ha accettato che la documentazione trovata in istituti bancari svizzeri che lo riguarda sia trasmessa con una procedura semplificata alle autorità giudiziarie francesi. Lo ha annunciato la procura di Ginevra.

Vicino all’ex direttore del FMI, Dominique Strauss-Kahn (finito anche lui nella bufera), l’ex ministro del Bilancio è sempre stato più favorevole al rigore che ai sogni keynesiani di rilancio della spesa, presentandosi addirittura come il paladino della lotta contro l’evasione.

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