IRAN. Scossa di terremoto di 6,3 gradi della scala Richter registrata in Iran: epicentro a 90 km dalla centrale nucleare Bushehr, a 10 km di profondità.
La terra ha tremato intorno alle 16,22 ora locale, le 13,52 in Italia: al momento il bilancio delle vittime è ancora in crescita, così come la stima dei danni. Secondo la tv di Stato iraniana al momento i morti sono almeno 20 e la magnitudo del sisma è stata di 6,1.
Secondo le prime indagini effettuate sul territorio, pare che ad essere colpite profondamente sono state tre città, Khormouj, Dayer a Kangan, situate nella provincia di Bushehr e completamente rase al suolo. Secondo il censimento 2006 a Bandar Deyr vivono 18.500 abitanti, a Khormoj 32 mila, a Kangan 24 mila. Anche gran parte di due villaggi rurali – dove abitano tremila persone – sono stati distrutti. Si tratta dei centri di Shambe e di Sana, rispettivamente con un popolazione di quasi 1.750 e più di 1.250 persone. Il vicegovernatore della provincia di Bushehr, Rostami, ha detto che il numero delle vittime probabilmente aumenterà.
A destare preoccupazione è la vicinanza dellepicentro con la centrale nucleare di Bushehr: in base alle stime dell’Usgs, nella zona della centrale la scossa non dovrebbe essere stata superiore al IV-V grado della scala Mercalli, stessa intensità nella ben più importante città di Shiraz (1.250.000 abitanti) ad alcune centinaia di km di distanza. A riferirlo è il governatore della provincia omonima, Fereydoon Hasanvand, intervistato dai media locali. L’area è notoriamente ad altissima sismicità: infatti è posizionata proprio al confine tra la placca euro-asiatica e quella arabica. Le autorità siriane hanno assicurato che la centrale non è stata danneggiata.
Anche Atomstroyexport, l’appaltatore russo che sta realizzando Bushehr, ha emesso un comunicato riportato dall’agenzia di stampa ufficiale iraniana (Ria) nel quale si afferma che le scosse non hanno interrotto le attività del centro nucleare. Il terremoto è stato avvertito distintamente anche sul lato opposto del Golfo Persinco: in Bahrein – dove alcuni edifici della capitale Manama sono stati evacuati – in Qatar e a Dubai.