Siria, bombe su scuola: 14 morti. Da Usa aiuti militari “difensivi” a ribelli

di Redazione

 DAMASCO. Sono 14 le vittime dell’ennesimo bombardamento in Siria da parte del regime contro i ribelli. Stavolta è stato colpito il villaggio di al Maghara, nella provincia di Idlib.

Le bombe hanno raggiunto una scuola, provocando vittime fra i bambini. Solo domenica sarebbero 64 le persone morte in tutta la Siria, 39 solo nella capitale Damasco e nei suoi sobborghi. Intanto, ad Istanbul, in Turchia, si è svolto durante la notte una riunione dei ministri degli Esteri degli 11 paesi occidentali e musulmani del gruppo Amici della Siria, fra cui l’Italia.

A margine dell’incontro è stato chiesto l’avvio di trattative per una soluzione politica del conflitto. Gli Usa, come annunciato dal segretario di Stato, John Kerry, stanzieranno altri 123 milioni di dollari di aiuti “non letali”.Secondo i media americani, Washington dovrebbe fornire ai ribelli materiale militare “difensivo”, tra cui mezzi blindati, giubbotti antiproiettile o occhiali di visione notturna.

L’opposizione siriana, invece, si è impegnata a non porre in essere o a tollerare “atti di vendetta” contro qualsiasi gruppo nel Paese e che le armi che riceverà “non cadranno nelle mani sbagliate”.

L’Italia, attraverso il viceministro degli Esteri Marta Dassù, ha confermato un impegno complessivo di 22 milioni di euro per il 2013, per interventi di emergenza e iniziative di ricostruzione e sviluppo. Solo nell’ultima settimana la Cooperazione Italiana ha portato aiuti per 192mila euro al confine tra Siria e Turchia.

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