“Decidetevi” esorta Renzi. Bersani: “Siamo qua”. Plauso dal Pdl

di Emma Zampella

Matteo RenziROMA. Matteo Renzi chiede responsabilità al neo governo, eletto ormai da 40 giorni: “Decidetevi”, esorta il primo cittadino di Firenze che spiega come “con il sistema politico che abbiamo, non abbiamo ancora capito chi ha vinto o perso le elezioni”.

L’esponente del Pd in riferimento ai lavori, con scarsi risultati, condotti fino ad ora dagli organismi politici in gioco, dichiara che si sta perdendo tempo e che persino la Chiesa ha fatto prima ad organizzarsi: “Quando si è votato ancora non c’era la sede vacante in Vaticano. Persino la Chiesa, che non è un modello di speditezza è riuscita a organizzarsi velocemente”. Renzi difende a spada tratta il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, spiegando che la colpa non può essere attribuita a colui che è stato definito “una certa assoluta per il paese” in un periodo tanto caotico per la politica italiana.

“Siamo qua”, dice invecePier Luigi Bersani, al termine di un lungo pranzo con Enrico Letta, rispondendo ai cronisti che gli rivolgono la richiesta di Renzi di scegliere se fare un governo di larghe intese o il voto. Il segretario lascia così intendere che vale la proposta del partito. “Sul fatto che ci sia un’esigenza di fare presto siamo d’accordo, infatti la proposta di Bersani è l’unica proposta credibile e forte che possa coinvolgere le forze del Parlamento. Però io ritengo che andare adesso al voto sarebbe da irresponsabili con questa legge elettorale”, dichiara Alessandra Moretti che, commentando i commenti e l’invito alla responsabilità mosso dalla fascia tricolore fiorentina, aggiunge: “Noi al Pdl abbiamo dato la possibilità di fare insieme le riforme costituzionali e credevamo fosse una proposta importante. Altra cosa è un governo politico presieduto da Bersani. Se per l’elezione del Capo dello Stato la linea del partito cambierà, vedremo”.

Parole che fanno eco alla sfida lanciata da Renzi: “O Berlusconi è il capo degli impresentabili, allora chiediamo di votare subito; oppure è un interlocutore perché ha preso dieci milioni di voti”. Matteo Renzi poi sprona ancora: “Fate presto. Le soluzioni tecniche, se si vuole, si trovano, ma bisogna volerle e smettere di pensare ai destini dei leader politici, e pensare ai problemi del Paese”. Nel botta e risposta sui tempi lunghi della poltica interviene lo stesso capo dello Stato: “Personalmente non credo che stiamo perdendo tempo”, dice Napolitano. Dopo le parole di Renzi, cominciano a fioccare i commenti da parte del mondo politico.Stefano Fassina, responsabile economico del Pd, è in disaccordo con le dichiarazioni renziane: “Napolitano ha cercato soluzioni e ha trovato difficoltà vere per fare un governo di cambiamento. Nè Bersani, nè gli altri leader dei partiti in Parlamento perdono tempo. Si cerca una soluzione a un problema”, che “non è fare un governo quale che sia, ma avere un governo di cambiamento all’altezza delle sfide che l’Italia ha davanti sul terreno della politica e dell’economia”.

Ignazio Marino, invece,boccia l’ipotesi di un accordo con il Pdl, indigeribile per la base del centrosinistra: “Le persone non capirebbero un’alleanza con il Pdl e con la Lega, che sono le stesse persone che hanno portato l’Italia sull’orlo del baratro e hanno lasciato il comando al governo dei tecnici proprio per la loro incapacità”. Alla proposta di Renzi di trovare un accordo con il partito di Silvio Berlusconi dice no, “perché il Pd ha condotto una campagna elettorale contro il pdl, un partito che non ha interesse ai temi a noi cari come la lotta alla corruzione, la diminuzione dei privilegi, il cambiamento della legge elettorale”.

Per il deputato Pd,Dario Ginefra,quella di Renzi “è una provocazione e va interpretata come tale, ma contiene un’importante verità: gli italiani ci chiedono di rimuovere subito ogni ostacolo alla formazione di un ‘Governo di scopo’ al quale possano partecipare tutte le forze parlamentari disponibili e che possa varare, senza ulteriori esitazioni, le riforme economiche e istituzionali necessarie per rimettere in moto il Paese”.Se il Pd stenta a trovare un accordo tra i componenti delle sue file, il Pdl applaude alla parole di Renzi, largamente apprezzate. PerAnna Maria Bernini, senatrice e portavoce vicario del Pdl, il sindaco fiorentino rappresenta “la sinistra dal volto umano e democratica”.Matteo Lupidà ragione al rottamatore: “La pensa come noi e come tutte le persone di buon senso”, dice. O si fa un governo del Pd con Berlusconi e il Pdl o si va al voto subito a giugno. Abbiamo perso troppo tempo per l’irresponsabilità di Bersani”.

MentreSandro Bondiarriva a parlare di scissione imminente nel partito democratico. “I seguaci del rivoluzionarismo di Grillo e dell’utopismo di Vendola non accettano Renzi. Sono sempre più convinto che a causa della natura particolare della sinistra italiana, che induce perfino un esponente come Bersani a ricercare un accordo di governo con Grillo e ad escludere categoricamente un governo di emergenza con il Pdl (come peraltro fa oggi anche Veltroni), il Pd è destinato a dividersi”, sostiene in una nota.

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