ROMA. Ammonta ad 1 mln e 90 mila euro il risarcimento dovuto da Franco Fiorito, in accordo con la Corte dei Conti.
Il resto della somma contestata è stato ritenuto percepito lecitamente, ha detto Carlo Taormina, che assiste lex l’ex capogruppo del Pdl al Consiglio nazionale del Lazio e che è attualmente imputato di peculato. Le somme in questione -ha detto Taormina – sono i 150 mila euro già sbloccati dal gup nell’udienza della scorsa settimana, i 200 mila in contanti e il resto rappresentato da beni immobili dati in garanzia.
Nel procedimento sono anche imputati per concorso in peculato due ex segretari di Fiorito, Bruno Galassi e Pierluigi Boschi. Giovedì mattina, nel corso della nuova udienza, Taormina ha presentato richieste istruttorie, accolte soltanto in parte.
In particolare il giudice dopo aver respinto la richiesta di convocare come persona informata sui fatti gli ex presidenti della Regione Francesco Storace e Renata Polverini nonché l’ex presidente del Consiglio regionale Abbruzzese ha invece ammesso come testimoni Giuseppe Addario segretario della Commissione Bilancio, Nazareno Cecinelli, segretario generale della Pisana e Maurizio Stracuzzi, direttore del trattamento economico dei consiglieri.