Fondi neri della Lega: arrestato l’ex tesoriere Belsito

di Antonio Taglialatela

 GENOVA. Un “comitato d’affari” che utilizzava la propria influenza per gestire presunti rapporti illeciti nel mondo dell’imprenditoria italiana.

E’ l’accusa ipotizzata contro Francesco Belsito, ex tesoriere della Lega Nord, arrestato mercoledì mattina, nella sua abitazione di Genova, dalla Guardia di Finanza. Insieme a lui sono finiti in carcere l’imprenditore veneto Stefano Bonet e Romolo Girardelli, detto “l’ammiraglio”, faccendiere genovese legato, secondo gli inquirenti, alla ‘Ndrangheta calabrese. Sono in corso le ricerche anche di una quarta persona, Stefano Lombardelli, che si troverebbe all’estero.

I tre già erano indagati nell’inchiesta che lo scorso anno provocò un terremoto nel partito del Carroccio e risultano coinvolti anche in un inchiesta della dalla Dda di Reggio Calabria in un filone calabrese dell’inchiesta sulla gestione dei fondi della Lega.Belsitoè indagato per riciclaggio con l’aggravante di avere favorito la cosca di ‘ndrangheta dei De Stefano, insieme ad altre sette persone.

Nell’aprile del 2012 l’antimafia calabrese effettuò una serie di perquisizioni nei confronti delle persone indagate. Furono sequestrati anche documenti e supporti informatici. L’attività investigativa, coordinata dal pm reggino Giuseppe Lombardo, è ancora in corso. Nei mesi il magistrato si è recato a Lugano dove ha incontrato i colleghi svizzeri per acquisire alcuni documenti utili alle indagini.

L’ipotesi è cheBelsitoavrebbe richiesto il supporto di una società fiduciaria di Lugano per la predisposizione di strutture societarie attraverso le quali giustificare il trasferimento all’estero di denaro tenuto in Italia. Gli inquirenti sono anche a caccia di un conto cifrato in Svizzera che potrebbe essere stato messo a disposizione degli emissari milanesi della ‘ndrina dei De Stefano per riciclare il denaro provento delle attività illecite, facendolo confluire nella massa di denaro gestita daBelsitoallo scopo di “ripulirlo” per nuovi investimenti. Nell’ordinanza si legge che i quattro indagati “si associavano tra loro allo scopo di commettere una serie indeterminata di delitti di appropriazione indebita, riciclaggio, truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche, costituendo un’organizzazione stabile”.

Belsito è stato tesoriere della Lega Nord e, dal febbraio 2010 al novembre 2011, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri per la semplificazione normativa, vicepresidente del consiglio di amministrazione di Fincantieri spa (società controllata Stato). Secondo gli investigatori era “in grado di influenzare le decisioni di istituzioni e di grandi imprese pubbliche e private, quali ad esempio Siram spa, Fincantieri spa e Gnv, in forza del potere ‘politico’ derivante dalle cariche rivestite”.

Bonet è considerato membro dell’associazione per delinquere “quale imprenditore a capo di una rete societaria (Po.la.re. Scarl, Marco Polo Technology srl, Fin.tecnoSrl e le altre) predisposta per la emissione di false fatture finalizzate alla costituzione di fondi neri, in modo da consentire l’altrui evasione fiscale e il conseguimento di erogazioni pubbliche, nonché dotato di società e relazioni bancarie all’estero in grado di occultare la provenienza delittuosa del denaro conseguito attraverso i reati dell’associazione”.

Girardelli e Lombardelli sono ritenuti “soggetti in grado di agevolare e procurare la conclusione di affari con le imprese dai quali ricavare proventi illeciti, in virtù delle loro relazioni personali”.La truffa sarebbe stata messa in atto daBelsitoe Bonet con il concorso di personale della Siram facendo sì che questa beneficiasse di “agevolazioni riconosciute dallo Stato, sotto forma di credito d’imposta, per gli esercizi 2009 e 2010 per una somma complessiva di 8.059.300 euro”. La truffa sarebbe stata perpetrata attraverso l’emissione di false fatture per investimenti nel campo della ricerca mai effettuati. “In partcolare – scrive il gip – Bonet, titolare effettivo della ditta Po.la.re. Scarl, Marco Polo Technology srl, Fin.tecno srl, riceveva da Siram pagamenti nel 2009 e 2010 per un importo di circa 18 milioni di euro, a fronte di fatture o in parte false”.

Intanto, la Lega Nord annuncia che si costituirà parte civile nel processo contro Belsito, già espulso da mesi dal partito.

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