ROMA. “Perchè hai votato il M5S? Per fare un governo con i vecchi partiti? Per votare in Parlamento i meno peggio? Se hai votato il M5S per uno di questi motivi, allora hai sbagliato voto. Mi dispiace. La prossima volta vota per un partito”.
Beppe Grillo torna sulle polemiche che hanno fatto seguito alla mancata intesa con il Pd per la formazione di un governo guidato da Pier Luigi Bersani. Lo ha fatto, come di consueto, con un intervento sul suo blog, in cui presenta un lungo elenco di motivazioni “sbagliate” per coloro che hanno votato il movimento e poi hanno chiesto a gran voce un intesa con il centrosinistra.
Fin dai giorni delle prime consultazioni sono stati molti i commenti apparsi nel blog di Grillo a favore di un accordo con il Pd. L’idea di molti tra coloro che rivendicano di avere votato per i 5 Stelle è che sia meglio “sporcarsi le mani” e partecipare ad un esecutivo con il Pd in un ruolo determinante – potendo cioè staccare la spina in qualunque momento e grazie a questo poter imporre una linea compatibile con il programma del movimento -, ma fino ad oggi la linea ufficiale di Grillo è che questi interventi fossero opera di troll, ovvero “guastatori” pagati appositamente per cercare di orientare l’opinione pubblica. Ora, a quanto pare, la linea è cambiata: il leader del movimento ammette che ci possa essere qualcuno che abbia votato deliberatamente per il M5S e che oggi sia realmente convinto dell’utilità di un accordo con il Pd.
Ma questo, per Grillo, è qualcosa di inconcepibile e pertanto se qualcuno davvero pensa che sia giusto lavorare ad un’intesa che porti con sè tutta una serie di controindicazioni non in linea con il movimento e i suoi valori, semplicemente questo qualcuno “ha sbagliato partito”.
Sono molti i motivi ostativi ad un’intesa con il partito di Bersani, secondo il fondatore del movimento. Ma il terzo punto è forse quello più significativo: “Discutere con il pdmenoelle di programma quando quello del M5S è l’esatto contrario”.
Si va poi dalla spartizione di posti e poltrone al piano di opere pubbliche che comprende anche la Tav e gli inceneritori, a cui il Pd non si oppone e che i grillini vedono come fumo negli occhi. Grillo cita poi il tentativo di “seppellire sotto il tappeto” il caso Mps, “il più grande scandalo finanziario della Repubblica”.
Inoltre, punta il dito contro i finanziamenti elettorali ai partiti e i contributi diretti e indiretti “ai giornali di propaganda che infettano il Paese”. Si parla poi della mancata approvazione di leggi contro il conflitto di interessi, della istituzione del gruppo dei 10 saggi “che sono parte del problema”, della recente manifestazione del Pdl al Tribunale di Milano. “Se hai votato per il M5S anche soltanto per uno di questi punti – sottolinea Grillo – , allora hai sbagliato voto. Mi dispiace. La prossima volta vota per un partito”.