Milano sfila commossa per l’addio a Jannacci

di Redazione

 MILANO. Nello stesso giorno si sono celebrati a Milano e Roma i funerali di Enzo Jannacci e Franco Califano, due grandi artisti della musica italiana, scomparsi la settimana scorsa a poche ore di distanza.

A celebrare il funerale del cantante milanese, che aveva 75 anni, nella basilica di Sant’Ambrogio don Roberto Davanzo, direttore della Caritas ambrosiana. Non è un caso che la Caritas editi da tempo un giornale che si intitola “Scarp dè tenis”, da una delle più famose canzoni di Jannacci.

La camera ardente dell’autore di “Vengo anch’io…no tu no” è stata allestita al Teatro Dal Verme dove si è scoperto che le canzoni di Jannaccihanno fatto comprendere Milano anche a chi non c’è nato ma, per l’avventura della vita, ci è venuto e si è fermato per sempre. Come Salvatore: “Io sono calabrese, un ‘terrone’, ma vivo qui da 40 anni e le sue canzoni ce le ho nel cuore”.

“Era un genio. – racconta Fabio Fazio – Perché i geni sono coloro che inventano cose che prima non esistevano: e lui ha creato un linguaggio, un mondo, un ambiente”. A Fazio mancheranno “le sue telefonate, la sue cose che sembravano strampalate che, invece, erano pensieri che correvano troppo in fretta”.

La moglie di Jannacci, Giuliana Orefice, e il figlio, Paolo, con la stessa gentilezza mista a timidezza del padre hanno ringraziato tutti: “Grazie per essere venuti e per le belle cose che avete detto”.

Il medico-cantante, come fa sapere il sindaco Giuliano Pisapia, sarà sepoltonel Famedio, il posto in cui riposano i milanesi illustri. “La Regione rende omaggio e presto lo celebrerà degnamente, come merita un grande lombardo”, scrive in un tweet il governatore Roberto Maroni.

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