Napolitano rieletto presidente: “Ora tutti facciano il proprio dovere”

di Mena Grimaldi

 ROMA. Giorgio Napolitano rieletto presidente della Repubblica. Il capo dello Stato uscente, raggiungendo il quorum di 504 voti, ha centrato il primo “bis” della storia d’Italia.

Dietro Stefano Rodotà, il candidato indicato dal Movimento 5 Stelle. Ieri si era registrato il flop di Romano Prodi, con le conseguenti dimissioni del segretario del Pd, Pier Luigi Bersani.

Il nome di Napolianoviene proposto al sesto scrutinio, voluto da Pd, Pdl, Scelta Civica e Lega Nord. I voti ottenuti sono 738. Rodotà 217. ll capo dello Stato, 87 anni, aveva più volte ribadito di non voler affrontare un altro settennato, ma la situazione di stallo che si era venuta a creare nelle precedenti ore, ha spinto Napolitano ad accettare. E il suo sì arriva dopo una mattinata di fitti colloqui con i leader dei partiti.

“Sono grato della fiducia ricevuta dal Parlamento. Ora tutti facciano il loro dovere istituzionale”, ha detto il rieletto capo dello Stato al momento della proclamazione, con accanto i presidenti delle Camere, Boldrini e Grasso.

Dopo la decisione di Beppe Grillo di organizzare per la serata una manifestazione nella capitale con l’inevitabile conseguenza che questa decisione possa portare ad un clima di violenza, Stefano Rodotà prende le distanze da quella che viene già definita la “marcia su Roma”.

“Ringrazio tutti quelli che pensano a me e sono contento che il mio nome parli alla sinistra italiana. -ha detto Rodotà- Per quanto riguarda le ultime vicende sono sempre stato convinto che le decisioni parlamentari possano e debbano essere discusse e criticate anche duramente ma partendo dal presupposto che si muovono nell’ambito della legalità costituzionale”.

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