ROMA. Esprimere nella vita il sacramento che abbiamo ricevuto. E l’esortazione fatta da Papa Francesco alla recita del Regina Caeli dalla finestra del palazzo Apostolico affacciata su una piazza San Pietro gremita di fedeli.
Cristo ha vinto il male in modo pieno e definitivo, ma spetta a noi, agli uomini di ogni tempo, accogliere questa vittoria nella nostra vita e nelle realtà concrete della storia e della società – ha detto il Papa – Sì, il Battesimo che ci fa figli di Dio, l’Eucaristia che ci unisce a Cristo, devono diventare vita, tradursi cioè in atteggiamenti, comportamenti, gesti, scelte.
La grazia contenuta nei Sacramenti pasquali è un potenziale di rinnovamento enorme per l’esistenza personale, per la vita delle famiglie, per le relazioni sociali – ha detto Bergoglio – Ma tutto passa attraverso il cuore umano: se io mi lascio raggiungere dalla grazia di Cristo risorto, se le permetto di cambiarmi in quel mio aspetto che non è buono, che può far male a me e agli altri, io permetto alla vittoria di Cristo di affermarsi nella mia vita, di allargare la sua azione benefica.
Il Mistero pasquale possa operare profondamente in noi e in questo nostro tempo, perché l’odio lasci il posto all’amore, la menzogna alla verità, la vendetta al perdono, la tristezza alla gioia. – ha detto il Papa – Che la forza della Risurrezione di Cristo possa raggiungere ogni persona e tutte le situazioni più bisognose di fiducia e di speranza.
Buona Pasqua a tutti e buon pranzo!, così, con il suo consueto tono familiare, Papa Francesco ha salutato i fedeli al termine del Regina Caeli. Nel pomeriggio, per il Papa, visita in forma privata agli scavi della necropoli vaticana situata sotto la basilica di San Pietro, con una sosta in preghiera presso la tomba di San Pietro.