MONDRAGONE. In questi giorni di frenetici botta e risposta, nella concitazione, per qualcuno, di riflettere a tambur battente cosa venga dichiarato o meno, appare oltremodo strumentale la determinazione da parte di interlocutori virtuali (via web o su carta stampata) di attribuire volontà o espressioni non dichiarate.
Concordo con il mio capogruppo, dottor Verrengia, che lonorevole Landolfi non ha bisogno di difensori e, quindi, non io, non lui e nemmeno difensori di ufficio debbano farsi portavoce o manifestare le sue idee. La mia presa di posizione era finalizzata esclusivamente ad introdurre un elemento di critica riflessione allinterno del partito, sempre e solo sotto laspetto politico, tantè che, a differenza del capogruppo, non entro proprio nel merito su quanto da lui dichiarato circa la fine della fase politica dellex ministro. Non spetta a me, ma non spetta, comunque, a nessun altro.
Ciò che mi preme è quello di portare un contributo nel partito alla presenza di tutti gli iscritti e di tutti i simpatizzanti, anche dellonorevole Landolfi e dellonorevole Nugnes, per discutere di tutto quanto sta accadendo nella vita politica cittadina, nella maggioranza e allinterno del Pdl. Appare evidente ed innegabile che, negli ultimi tempi, si stia verificando uno scollamento della maggioranza che sostiene lesecutivo.
E di pochi giorni fa la dichiarazione resa in Consiglio Comunale dal Consigliere del Npsi, Napolitano, circa la sua voluta assenza a qualsiasi forma di attività politica della maggioranza se prima il sindaco non proceda allazzeramento della giunta. E di oggi unaltra netta presa di posizione del Consigliere Mascolo, quale responsabile della lista Intesa per Mondragone, il quale, alla luce delloperatività dellesecutivo, chiede, anchegli, lazzeramento del governo cittadino.
E noto a tutti come si stia vivendo un momento di impasse nella maggioranza a sostegno della giunta Schiappa e per cui sarebbe opportuno, che alla vigilia del primo anno dellamministrazione e prima dellapprovazione del bilancio preventivo, si effettui una sorta di tagliando della squadra e si valuti quanto di buono si è fatto, quanto si poteva fare meglio e quanto ancora si poteva fare e non è stato fatto.
Quale migliore occasione, quindi, se non quella prima del bilancio previsionale, nel quale si traducono in numeri le volontà politiche di una coalizione e dove si percepiscono gli obiettivi che la maggioranza si prefissa sia nel breve termine (annuale) sia nel medio termine (triennale), di affrontare le discrasie che sono emerse nella coalizione.
Sarebbe il caso, allora, che ci si facesse carico delle responsabilità da parte di tutti, soprattutto da parte del partito che rappresenta la maggioranza della coalizione, per affrontare tutti insieme il momento delicato che si sta vivendo. Così facendo si metterebbero, oltremodo, a tacere quelle strane dicerie che circolano in città e che vorrebbero parte dellopposizione dialogare con parte della maggioranza.
Giuseppe Piazza