Pd, Raffaele Lettera risponde a D’Antonio

di Redazione

 SANT’ARPINO. “Ci ha lasciati a dir poco esterrefatti leggere un comunicato nel quale chi scrive precisa di non essere il D’Antonio che ha aderito al nostro gruppo”.

E’ la risposta di Raffaele Lettera, capogruppo di Alleanza Democratica per Sant’Arpino e componente del Gruppo Autonomo per Sant’Arpino alle recenti dichiarazioni di Felice D’Antonio.

“Ci tengo a precisare innanzitutto che il D’Antonio che fa parte del nostro movimento, e con noi condivide il sostegno e l’appoggio al sindaco Eugenio Di Santo, è un uomo dai sani principi e di grandi valori oltre che esempio di correttezza e coerenza. Tutt’altro purtroppo potremmo dire invece del D’Antonio che si è immediatamente attivato per precisare la sua estraneità alle nostre dichiarazioni. E’ quanto meno paradossale che a definirsi un politico dal grande valore e dal passato senza macchia sia proprio chi ha alle spalle una storia politica tutt’altro che coerente. A questo punto sono dunque costretto a ricordare all’amico D’Antonio il suo percorso politico. La sua esperienza comincia al fianco di Giuseppe Savoia fino a quando non è stato letteralmente cacciato via dallo stesso Savoia dalla sua coalizione nel 2004. A quel punto ha scelto di intraprendere un percorso politico al fianco di Di Santo, percorso condiviso fino a quando improvvisamente, a due mesi dalle elezioni, D’Antonio ha inspiegabilmente fatto dietrofront ed è tornato sui suoi passi caldeggiando la vittoria di Savoia. Ma il destino ha voluto che Savoia sia stato sconfitto da Di Santo e D’Antonio non ha trovato altro di meglio da fare, per rispettare ancora una volta la sua coerenza politica, che tornare al fianco del sindaco eletto. Durante questi anni, alti e bassi hanno contraddistinto i suoi comportamenti e oggi, di nuovo a distanza di due mesi dalle elezioni, cambia idea e ci tiene a precisare la sua estraneità al nostro sostegno a Di Santo. E’ curioso che chi ha un passato alle spalle fatto solo di incoerenza, ripensamenti e incertezze si definisca senza macchia. Forse prima di parlare avrebbe fatto meglio a contare fino a cento. Ma questa è la storia nuda e cruda e lasciamo a chi legge l’ardua sentenza. Quanto alla tua definizione di pseudo-gruppo, caro D’Antonio, ti ricordo che il nostro è un gruppo vero, nato in seguito a incontri e discussioni politiche e fatto di persone coerenti e degne di rispetto come il dottor Gennaro Vitale, l’ingegner Vincenzo Monterossi, Salvatore Castiglione, Pier Nicola Marroccella, Felice D’Antonio, Luigi Guida, Eugenio Lettera, Nicola Natillo, Salvatore Oppio e Vincenzo Siti. Probabilmente la tua è solo la reazione di fronte alla certezza di aver ormai perso credibilità e consensi”.

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