Festa della Tammorra, gran finale a Teverolaccio con Colasurdo

di Redazione

 SUCCIVO. L’esibizione di Marcello Colasurdo concluderà la seconda tappa della “Festa della Tammorra” che avrà luogo il primo maggio nell’antico Casale di Teverolaccio a Succivo.

Colasurdo, direttore artistico della manifestazione che è giunta alla sua ottava edizione, è riconosciuto l’interprete più autentico della tradizione popolare legata alla Tammurriata”. La Festa della Tammorra, che è un momento di recupero della tradizione culturale popolare di cui è ricca la provincia di Caserta, è un evento organizzato da tre associazioni: “Carinaro Attiva”, Geofilos-Legambiente di Succivo e l’associazione “Santuario della Madonna di Briano”.

La prima tappa ha avuto luogo il 7 aprile proprio presso il Santuario di Briano dove da secoli si rinnova un rito devozionale alla Madonna, che affonda le radici nell’arcaico mondo contadino. A partire dalle ore 19 del primo maggio, musica, canti e balli della tradizione vivranno nella masseria del ‘700 a Teverolaccio, costruita intorno ad una Torre di avvistamento di epoca aragonese. E’ qui, dove tante famiglie contadine vivevano le loro giornate, dove si respira l’aria delle tradizioni e della terra, che si esibiranno gruppi popolari, ma anche i singoli musicisti e provetti tammurrari.

Il Casale di Teverolaccio, tra l’altro, è sede del primo Ecomuseo di Terra di Lavoro ‘Terra Felix’, nato da un progettosu cui lavora da anni Legambiente. Nel casale sono stati realizzati anche gli orti urbani affidati ad anziani del luogo.

“Il successo di questa manifestazione legato alla Tammurriata – spiega Bruno Lamberti presidente di Carinaro Attiva –cresce di anno in anno. Sono soprattutto i giovani i protagonisti di questo successo perché a migliaia hanno fatto rinascere un ballo e un modo di cantare che solo alcuni anni fa sembravano destinati a scomparire insieme a quegli anziani contadini che erano i depositari della tradizione.

La “Festa della Tammorra” vuole mettere assieme tutti questi rivoli spontanei nati sul territorio – dice ancora Lamberti – per costruire un filone culturale solido, capace di dare anche uno sbocco produttivo ai giovani che hanno scelto di recuperare la tradizione. Ma ci vuole un impegno fattivo delle istituzioni che per il momento non c’è ancora”. La terza e ultima tappa della “Festa della Tammorra” avrà luogo a Carinaro, il 15 e 16 giugno.

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