AVERSA. Si conclude giovedì 30 maggio, con una conferenza nellaula magna dellIstituto Superiore di istruzione Secondaria Enrico Mattei ad Aversa, il progetto Alternanza scuola-lavoro promosso dalla funzione strumentale responsabile, professoressa Patrizia Capone.
Parteciperanno allincontro, che si terrà dalle ore 10 alle 12.30, il dirigente scolastico Giuseppe Manica; per Confindustria Caserta, il dottor Alessandro Falco e Giovanni Bo; per la Confesercenti Maurizio Pollini; il vicesindaco di Aversa, Nicla Virgilio; il preside Geppino De Angelis; i tutor aziendali Giovanni DellArmi, direttore dello Sporting village Hotel di Castel di Sangro; Antonio Brescia per lEureka e Roberto Coppola della TourForm di Napoli; gli insegnanti tutor scolastici, Loredana Esposito, F.Esposito, Anna Corvino, Raffaella Gallo, Marzia Di Vilio, Raffaele Petrasca; oltre naturalmente i circa 150 studenti delle classi quinte che hanno seguito questanno il percorso formativo.
Lincontro offrirà loccasione per tracciare un bilancio sullesperienza formativa che consente agli studenti di apprendere il saper fare richiesto nellambiente socio-lavorativo. A turno, a cominciare da febbraio fino ad aprile, accompagnati dai loro insegnanti, gli studenti delle classi quarte e quinte, hanno frequentato infatti per una settimana aziende, agenzie ed enti, che costituiscono un’occasione di conoscenza diretta del mondo del lavoro e di acquisizione di specifiche professionalità, dai tecnici per i servizi turistici, ai contabili, ai grafici.
La finalità del progetto è evidente: raggiungere una integrazione fra sistemi formativi, fra contesto scolastico e mondo lavorativo per una efficace formazione delle giovani generazioni. In questo lIstituto normanno ha sempre avuto, come tratto distintivo della propria mission formativa, quello di avvicinare i propri studenti alla realtà lavorativa ed operativa e nel tempo il Mattei ha potenziato un ruolo significativo di raccordo tra il mondo della scuola e il mondo del lavoro, con proficui e consolidati rapporti con realtà imprenditoriali di primario livello nazionale.
Queste esperienze devono favorire linserimento nel mercato del lavoro in maniera adeguata, con le giuste competenze e soprattutto cercando di ridurre i tempi di placement, ha affermato ilds Manica – visto che oggi i nostri ragazzi incontrano il lavoro mediamente tre anni più tardi rispetto ai loro colleghi europei.
Un confronto utile dunque a superare le criticità e a far dialogare più efficacemente le scuole con i sistemi produttivi territoriali.Un percorso in sinergia che, attraverso un curricolo flessibile, sia funzionale anche alla crescita culturale, sociale ed economica del territorio, ha dichiarato la referente per lalternanza Capone. Entusiasti gli studenti che hanno avuto lopportunità di fare pratica in aziende sul territorio, ma anche fuori regione, come in Emilia Romagna e in Abruzzo con eccellenti risultati.