AVERSA. Fiamme gialle alla casa comunale. Sotto la lente dei finanzieri del gruppo aversanoci sarebbero le attestazioni che i comuni fanno in materia di assegni familiari e che, successivamente, trasmettono allInps per lerogazione.
Gli agenti si sono presentati presso lufficio dei servizi sociali e, da quanto è trapelato, avrebbero sequestrato una serie di fascicoli relativi alle pratiche per il riconoscimento degli assegni familiari per le famiglie indigenti i cui componenti sono senza lavoro. Il Comune, in questi casi, istruisce la pratica e verifica la sussistenza del diritto ad ottenere questa sorta di sussidio. LInps, da parte sua, è, di fatto, un mero organismo pagatore, basandosi sullistruttoria effettuata dagli uffici comunali competenti. Si tratterebbe di diverse pratiche tutte risalenti agli anni passati, quando presso lufficio cera un dipendente che, attualmente, è stato trasferito ad altro incarico.
A confermarlo lo stesso sindaco Giuseppe Sagliocco che ha dichiarato: Quando mi sono insediato ho deciso, senza alcun motivo particolare, ma solo perchè sono del parere che i dipendenti comunali devono ruotare per fare diverse esperienze lavorative e non fossilizzarsi o creare sacche di piccolo potere, di effettuare una sorta di turnazione.
Solo dopo sarebbe venuto fuori questa situazione che, ovviamente, deve essere chiarita. Sempre da quanto è emerso, sarebbe stato il nuovo addetto a questo servizio (che avrebbe denunziato anche la circostanza di aver trovato spesso la porta dellufficio aperta, ma non forzata, nonostante in precedenza lavesse chiusa a chiave, sino a quando non sarebbe stata cambiata la serratura) a segnalare che qualcosa non quadrava nelle rendicontazioni tanto che, a fronte della trasmissione di una serie di nominativi di aventi diritto, a monte, presso lufficio, sarebbero mancati materialmente addirittura i fascicoli cartacei.
Tra i beneficiari degli assegni familiari inseriti negli elenchi trasmessi allistituto previdenziale, stando ad indiscrezioni, ci sarebbero parenti e conoscenti di un impiegato comunale che la Guardia di finanza avrebbe già individuato. Il sindaco Sagliocco si è detto soddisfatto dellazione dei finanzieri finalizzata ad accertare irregolarità che, comunque, la rotazione dei dipendenti comunali aveva già stoppato. Da registrare sempre sulla casa comunale la presenza di agenti di polizia giudiziaria che avrebbero portato via la documentazione relativa alla pregressa gestione delle strisce blu.
Come si ricorderà, la querelle del parcheggio a pagamento si era trascinata per diversi anni con i consiglieri comunali seguaci di Sagliocco che si contrapponevano a quelli della maggioranza guidata da Domenico Ciaramella. Quando lattuale primo cittadino giunse, nel maggio 2012 in comune, tra i suoi primi atti ci fu proprio la revoca della gestione del servizio alla ditta, unassociazione temporanea di imprese dove una delle aziende era stata raggiunta interdittive antimafia, poi annullate dalla giustizia amministrativa.