“Fiera by night” da rivedere: scarse le vendite

di Antonio Arduino

 AVERSA. Se l’obiettivo era quello di creare opportunità per i commercianti del centro storico, favorendo la rivitalizzazione di via Seggio, il primo avvio della fiera by night di piazza Marconi, voluta dall’assessore al commercio Raffaele De Gaetano, non ha raggiunto lo scopo.

Dimostrando la necessità di modificare l’iniziativa, magari prendendo in considerazione le osservazioni fatte dal presidente della sezione cittadina dell’Ascom, Franco Candia, che suggeriva, tra l’altro, la realizzazione di fiere a tema. Perché gli esercizi commerciali di via Seggio e dintorni, fatta eccezione per bar, gelaterie, paninoteche, pizzerie, che hanno registrato un aumento degli avventori, erano tutti chiusi, mentre in piazza Marconi la trentina di bancarelle presenti domenica – sabato ce ne erano solo tre -offriva alla possibile clientela essenzialmente articoli di abbigliamento, quegli stessi proposti nella fiera settimanale di via De Nicola della quale la fiera by night dovrebbe essere una ramificazione fruibile fino alle 22 e 30, stando all’annuncio fatto dall’assessore al commercio in fase di presentazione dell’iniziativa.

Una proposta commerciale che, a detta degli interessati, ha scoraggiato i commercianti a posto fisso che hanno lasciato le serrande abbassate. “Perché – spiega un esercente che ha scelto di chiudere battenti lasciando spazio al mercato – in un periodo di crisi come quello che stiamo attraversando non si può aprire fuori degli orari soliti senza la certezza di incassare almeno quanto occorre per coprire le spese”. “Ogni volta che alzo la serranda – continua – dal momento che il locale è mio, devo calcolare almeno 13 euro di spesa per coprire il consumo di energia elettrica a cui va aggiunta la paga del personale impegnato in orario straordinario”. “Di conseguenza – conclude – se si permette ai mercatari di offrire merce simile a quella che offriamo noi è evidente che la spesa non vale l’impresa. A meno che non ci mettiamo anche noi nella piazza con una bancarella”.

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Una considerazione che sembrerebbe spiegare perché gli esercenti a posto fisso hanno tenuto chiuse le saracinesche sia dopo le ore 20 di sabato che nel pomeriggio di domenica malgrado la fiera by night. Certo, nell’area riservata ai mercatari c’era gente ma, a detta di alcuni venditori, non c’è stato un volume di affari tale da giustificare la presenza pomeridiana ad Aversa da parte di chi ha effettuato una mattinata di lavoro nell’area di via De Nicola.

La gente ha girato tra le bancarelle, ha chiesto, ma pochi hanno acquistato. Insomma, almeno nei primi due giorni di fiera notturna, non c’è stato alcun accenno di rilancio per il centro storico od il Seggio in particolare, né vantaggio per i mercatari che, anzi, sabato hanno preferito rinunciare.

In più, la presenza degli stand espositivi ha impedito di usare la parte centrale della piazza come parcheggio, creando problemi a chi aveva deciso di fare shopping nel Seggio-piazza Marconi, per la difficoltà di accedere all’area di sosta di piazza Cirillo sia per la Ztl che per la chiusura di via Castello proprio nel punto d’ingresso al parcheggio, bloccato subito dopo il crollo di parte della chiesa del Santo Spirito. Una difficoltà da superare se si intende riproporre la fiera giovedì prossimo.

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