WilfulDream, l’autoproduzione che vince

di Redazione

 AVERSA. L’autoproduzione, in un panorama musicale reso particolarmente ostico dalla riluttanza delle case discografiche ad investire sul nuovo, risulta spesso essere non solo una soluzione, ma addirittura un punto di forza.

Lo sanno bene i WilfulDream, una giovane band di Aversa che ha pubblicato, il 28 gennaio scorso, il suo primo concept album, intitolato “Fragments”. La particolarità di questo progetto si avverte immediatamente, essendo il disco percorso da un composito registro musicale, con momenti soffusi, a tratti psichedelici, che si alternano ad eruzioni rock, intermezzi funky, blues ed a momenti dominati dall’elettronica.

Una produzione che ha suscitato l’interesse di svariate testate locali e nazionali sia per la sua capacità di coniugare gli insegnamenti del passato con il gusto moderno, sia per le modalità con cui quest’opera è stata concepita e realizzata: la band stessa ha più volte raccontato come, dopo aver messo da parte esperienza e strumenti di registrazione professionali, sia riuscita a registrare il disco in casa. La produzione è infatti opera del batterista Giacomo Zapparrata e del chitarrista Davide Capolongo, il quale si è fatto carico anche del missaggio e del mastering.

La band, composta da Alessandro Caputo (voce), Davide Capolongo (chitarre), Giuseppe Scuotri (basso) e Giacomo Zapparata (batteria), ha deciso, due mesi fa, di rilasciare un’anteprima gratuita di “Fragments” scaricabile al link: https://soundcloud.com/wilfuldream/wilful-dream-fragments-album

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