Buche stradali: avviso di garanzia per De Magistris

di Redazione

Luigi De Magistris NAPOLI. Il sindaco di Napoli Luigi De Magistris e l’assessore alla mobilità, Anna Donati, sono stati invitati a comparire dinanzi al giudice in quanto accusati di non aver messo in campo gli investimenti necessari per tutelare la sicurezza dei trasporti e per garantire l’incolumità di automobilisti, centauri e passanti.

In particolare, si tratta delle “buche” stradali e della mancanza di un piano di manutenzione ordinaria delle strade del capoluogo. “Ho letto l’atto ed ovviamente – spiega De Magistris – mi difenderò in sede giudiziaria, avendo piena fiducia nella magistratura. L’ho fatto anche in passato, nel corso della mia attività di pm, durante la quale ho ricevuto 60-70 procedimenti di varia natura, per aver fatto solo il mio dovere, rispetto a cui mi sono sempre difeso e da cui sono sempre uscito vincitore. Accanto alla difesa in sede giudiziaria che condurrò voglio però rispondere pubblicamente e da subito: è infatti un mio dovere primario parlare alla città e ai cittadini”.

Il primo cittadino parla della rabbia che ha provato, ricordando di essere “un sindaco senza risorse, a cui hanno consegnato un ente in dissesto finanziario, strozzato dai tagli statali e regionali, soffocato dal patto di stabilità e dalla spending review, costretto ad aderire ad un piano di pre-dissesto per evitare il collasso e il crac finanziario dell’ente e dell’intera economia cittadina. Cosa si sarebbe dovuto fare? Questa amministrazione ha investito tutte le poche risorse disponibili nella manutenzione del manto stradale e nel trasporto pubblico, sempre di più lo faremo perchè crediamo in questa missione che è il governare, anche il governare in condizioni drammatiche, senza soldi e senza aiuti, ma con la sola forza del convincimento e della passione, nell’interesse dei beni comuni e del pubblico”.

“Tenendo conto del quadro finanziario in cui operiamo – continua De Magistris – voglio però chiarire che è mia intenzione, a questo punto, autodenunciarmi: il problema delle buche oggetto della indagine, infatti, domani potrà riguardare anche il sistema fognario, le scuole e tutti i servizi cittadini. Ecco, mi autodenuncerò preventivamente magari anche di un possibile futuro esproprio di una banca, a cui ci costringeranno per poter continuare ad amministrare garantendo ai cittadini i loro diritti. Forse mi autodenuncerò anche per l’aria che respiro poichè – spiega – per sopravvivere al duro lavoro probabilmente ne ho respirata in eccesso”.

“Del resto anche nei mesi scorsi – evidenzia il sindaco – abbiamo scelto un’altra strada, quella della obbedienza costituzionale, adottando delibere e atti che andavano in direzione della violazione del patto di stabilità, ma che hanno il solo scopo di garantire i diritti dei cittadini secondo Costituzione e senza paura della clava di un formalismo burocratico cieco e ingiusto. Nonostante le molteplici avversità e gli ostacoli, oggi mi sento ancora più determinato nell’andare avanti, convinto che la nostra azione vada nella direzione giusta: liberare Napoli dalle ingiustizie diffuse e dal malaffare, renderla più vivibile e più bella, darle quella dimensione di capitale del Mezzogiorno che essa merita, dove servizi e diritti sono garantiti a tutte e a tutti senza distinzione. Che si facciano tutte le indagini possibili: scopriranno che dedico tutta la mia vita alla città nell’interesse pubblico e per il bene comune”.

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