Puc, Masi apre al confronto con “Ethos”

di Redazione

 CARINARO. Il sindaco Mario Masi si confronta con i giovani dell’associazione “Ethos” sulla questione del nuovo Puc – piano urbanistico comunale.

Principio di perequazione e Pua (piano urbanistico attuativo) le indicazioni fornite dai componenti del sodalizio in una relazione pubblicata sul loro periodico cartaceo. Da qui sono nate le riflessioni che Masi ci ha inviato in redazione per aprire il dialogo con “Ethos”.

Riceviamo e pubblichiamo:

Si parla di Puc e quindi si comincia a parlare finalmente di politica. La cosa non può che farmi piacere, anche perché quando si parla dei problemi dei cittadini e lo si fa in modo franco e leale chi ci guadagna è la “democrazia“, quand’anche si dovessero prospettare soluzioni e ricette differenti.

Due prime riflessioni sulla luce accesa dai “vostri riflettori”:

1) È un vero peccato che il mondo giovanile di Carinaro abbia, negli anni passati, “snobbato” un argomento così serio e prospettico, nonostante le tante occasioni di partecipazione pubblica da me offerte ai Partiti, alle Associazioni, ai Professionisti, agli Imprenditori ai quali erano stati chiesti contributi per migliorare il progetto Urbanistico “in itinere”. Però, si dice: meglio tardi che mai!

2) Ho colto – e spero di sbagliarmi – un’evidente contraddizione nelle Vostre considerazioni sul Puc di Carinaro ed in particolare sulla cosiddetta perequazione urbanistica, da un lato da Voi considerata “cardine di pianificazione urbanistica per tante realtà italiane ed europee” e, dall’altro uno strumento sconosciuto per Carinaro, su cui graverebbe il rischio di agevolare speculazione edilizia a favore del potente di turno.

Francamente non sono riuscito capire se in Voi permanga la “nostalgia” per i vecchi piani regolatori che si fondavano su normative diverse e che prevedevano metodi di gestione del territorio che hanno, purtroppo, ingenerato non poco disordine urbanistico e – quelli sì – potenziali occasioni di arricchimento per pochi privilegiati, cosa che, però, ho sempre contrastato nel corso della mia lunga attività politico-amministrativa.

D’altra parte, la soluzione da Voi prospettata per superare le eventuali difficoltà derivanti dall’applicazione della perequazione, ossia quella di consentire la presentazione di Pua in maniera autonoma da parte dei singoli proprietari di terreni, appare una strada del tutto impraticabile, soprattutto in considerazione della presenza di tanti piccoli proprietari di terreni che naturalmente non avrebbero alcuna possibilità di presentare propri autonomi Pua!

Infine, si tenga conto che il Puc è un piano di valenza decennale (e forse di più) per cui un Pua, presentato in forma associata, può tranquillamente essere realizzato appena le condizioni economiche generali del paese torneranno ad essere più serene!

Noi avevamo il compito di dare a Carinaro uno strumento di pianificazione del territorio. E siamo stati, tra tutti i Comuni della Provincia, tra i pochi ad averlo fatto.

E’ uno strumento che utilizza le più moderne concezioni urbanistiche, come quella della “perequazione” che, tra l’altro, distribuisce la ricchezza tra più persone, anziché tra poche, così come Voi auspicate.

In verità questo è stato sempre il nostro intento, che abbiamo messo in pratica anche nella proposta di vendita dell’impianto di depurazione di proprietà comunale, diviso in 5 lotti di mq. 2500 ciascuno: tutto questo per evitare che l’intera area in vendita vada a finire nelle mani dei “soliti noti”.
La perequazione urbanistica fa parte di quelle concezioni nuove, difficili ad essere capite e digerite, soprattutto da chi era abituato a non vedere oltre il proprio naso!

Tutti, perciò, hanno l’obbligo di spiegarla e farla capire ai cittadini. Sarebbe singolare che proprio i giovani, abituati a credere tanto nel rinnovamento, frenino in presenza di un atto di autentico e sostanziale rinnovamento della gestione del proprio territorio! D’altra parte non capisco cosa proporreste al posto della perequazione urbanistica?

Tanto vale anche per il discorso che avete fatto sulle ragioni del mancato ricambio della classe politica cittadina!

Mi rendo conto, però, che non si può parlare di problemi così importanti e pregnanti attraverso lettere e documenti, tante sono le cose da dirsi!

Su entrambe le questioni – Puc e rinnovamento della classe politica – sono pronto ad organizzare, se lo vorrete, due o più momenti di discussione pubblica, nella Sala del Consiglio o addirittura in Piazza, nei quali poter invitare tutti i cittadini interessati ai suaccennati argomenti.

Attendo, perciò, un Vostro cenno di adesione alle iniziative da me proposte e sulle modalità organizzative per i predetti appuntamenti.
Il sindaco di Carinaro, Mario Masi
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