Collegamenti tra Aversa e Cesa: Liguori scrive a Sagliocco

di Redazione

 CESA. “Caro Sindaco, conscio della tua sensibilità alle problematiche del territorio, che spesso ci ha portato ad affrontare insieme temi di comune interesse, e della comune consapevolezza che alcune istanze che dal territorio …

… vengono non possono trovare risposta nel chiuso dei confini comunali di una conurbazione che ormai di fatto è una area metropolitana in cui le singole realtà locali hanno ormai acquisito una comune identità territoriale, conscio altresì del ruolo che Aversa ha nella conurbazione come centro di servizi a tutto il territorio, mi permetto di lanciare una proposta che sono disponibile ad approfondire”.

Inizia con questo preambolo una garbata e, soprattutto, interessante nota che il sindaco di Cesa, Cesario Liguori, ha inviato al suo omologo aversano, Giuseppe Sagliocco, per cercare di assicurare al proprio paese una migliore mobilità assicurando maggiori collegamenti con Aversa.

“La Città di Aversa – afferma Liguori – ha un sistema di trasporto pubblico interno, nato come servizio alle strutture universitarie ma con potenzialità che potrebbero renderlo una vera e propria circolare a servizio non solo della città di Aversa ma anche dei comuni limitrofi. Tuttavia lo stesso trasporto pubblico, pur pubblicizzato, non gode, specie per alcune linee e per alcune fasce orarie di una utenza sufficiente a renderlo economicamente sostenibile e nello stesso tempo esistono zone periferiche e popolose che non vengono servite pur necessitando di collegamenti con le strutture nevralgiche della città quali la stazione della metro, l’ospedale, la facoltà di ingegneria, Inail, Agenzia delle entrate, carabinieri, tribunale di Aversa”.

Dopo questo preambolo la proposta: “Scrivo questo non per intromettermi nei problemi della tua città che so che conosci benissimo, ma perché la stretta connessione del Rione Bagno con il centro del Comune di Cesa mi spinge ad una proposta. Si potrebbe modificare in via sperimentale il Percorso Ingegneria Linea T49NB3A prevedendo una deviazione da via Fermi, attraverso la via provinciale Aversa-Cesa, fino a piazzetta De Giorgi con proseguimento lungo la via Madonna dell’Olio (confini di Cesa ed Aversa) e rientro attraverso la stessa strada provinciale Aversa-Cesa e via Nobel sul viale Kennedy. In sostanza si tratterebbe di allungare il percorso per un tratto complessivo tra andata e ritorno di due chilometri. Se il risultato di questa sperimentazione fosse positivo potrebbe rappresentare il primo tassello nella creazione di un sistema di mobilità pubblica sovracomunale che associato ad una politica di infrastrutturazione concordata, come prevede il Pctp determinerebbe indubbie ricadute positive sul traffico della città di Aversa e delle aree confinanti. Tale modifica di percorso richiederebbe un allungamento di soli cinque minuti della durata della corsa e, oltre a trovare la giustificazione di un grande vantaggio per i cittadini del rione, mettendoli in condizione di raggiungere mediante una linea pubblica la stazione della metro, l’ospedale, la facoltà di ingegneria, Inail, Agenzia delle entrate, carabinieri, tribunale di Aversa, determinerebbe l’allargamento ad una utenza sovra comunale. Ti chiedo in sostanza, se ritieni che questo possa essere utile, o comunque non in contrasto con gli interessi di Aversa, la disponibilità a sollecitare la Società di trasporti che gestisce il servizio per questa sperimentazione”.

Una richiesta sensata e garbata che fa il paio con un’interrogazione presentata dal consigliere comunale di Aversa dell’Udc Augusto Bisceglia. Interrogazine con la quale si voleva ampliare il servizio di autobus al Rione Bagno e che Sagliocco bloccò affermando che avrebbe interessato lui la compagnia tramviaria. Speriamo lo faccia anche per il bene di Aversa dove potrebbe giungere qualche auto in meno ad ingolfare il già assurdo traffico cittadino.

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