GRICIGNANO. Recuperare i prodotti alimentari rimasti invenduti e redistribuirli alle famiglie che vivono in condizioni economiche disagiate.
E lobiettivo di Spreco Zero, la carta dintenti sottoscritta dallamministrazione comunale di Gricignano, guidata dal sindaco Andrea Moretti, insieme a Regioni, province e centinaia di comuni italiani, e anche del resto dEuropa, che punta a confrontare, condividere, valutare e mettere in rete le buone pratiche e costituire una rete di enti territoriali, appunto, a spreco zero.
Con la sottoscrizione del documento, in particolare, gli Enti firmatari si impegnano a sostenere tutte le iniziative volte al recupero dei prodotti rimasti invenduti, o scartati nella filiera agroalimentare, per ridistribuirli alle categorie di cittadini al di sotto del reddito minimo e di istituire programmi e corsi di educazione alimentare.
Altro impegno è la promozione, a livello normativo, della regolamentazione delle vendite scontate, della semplificazione delle diciture nelle etichette degli alimenti per la scadenza, dellistituzione di un osservatorio/agenzia nazionale per la riduzione degli sprechi.
E ancora, a lungo termine, ridurre progressivamente gli sprechi attraverso il controllo e la prevenzione di tutte le attività pubbliche e private sulla gestione di cibo, acqua, energia, rifiuti, mobilità e comunicazione.
Il fenomeno dello spreco alimentare presenta numeri da capogiro: in Europa si sprecano 90 milioni di tonnellate di cibo, 179 chilogrammi di cibo a testa. Solo in Italia, nel 2010, questo ha significato bruciare 3,5 milioni di euro, 1.693 euro a famiglia. Sul tema è intervenuto il parlamento europeo con una risoluzione che mira, entro il 2025, a dimezzare gli sprechi alimentari, e alla quale si ispira il progetto spreco zero. Una vera e propria Wasting Review, da affiancare alla più nota Spending Review, che deve diventare una priorità economica, ecologica e sociale per politica, istituzioni, imprese e società civile.