ROMA. Ninna nanna, ninna oh, questo bimbo a chi lo dò? Lo darò alla regina che se lo tiene una mattina! Lo darò alla befana che se lo tiene una settimana! Lo darò all’uomo nero che se lo tiene un anno intero.
Quanti genitori canticchiano questa filastrocca ai loro bambini in procinto di addormentarsi? C’è chi si lascia cullare da Morfeo in un batter d’occhio. C’è chi esita qualche minuto con gli occhi sbarrati stringendo il suo orsetto. C’è chi, ai piedi del letto, quell’uomo nero lo vede veramente.
Oggi, 5 maggio 2013, si celebra la quinta giornata nazionale contro la pedofilia, una creatura cattiva ed oscura che dovrebbe essere solo leggendaria ed invece, ogni anno intero, molesta e maltratta realmente, nel suo sacco di juta, circa sette milioni di bambini di tutto il mondo: nel 60% dei casi la violenza fisica e psichica si compie, inverosimilmente, allinterno del nido familiare; in Italia, gran parte dei casi si evolve in proporzione indiretta con le denunce: secondo lultimo rapporto Istat, appena 500 nellultimo anno.
Non bisogna lasciare che questa ricorrenza sia legata ad ununica giornata, occorre renderla un input per lottare quotidianamente contro gli abusi ai minori, dare voce a questo silenzio assordante, difendere linfanzia dei bambini. Dare loro modo di credere che in realtà, ai piedi del letto, quella fioca sagoma nera altro non è che l’ombra di Peter Pan in volo, fuori la finestra, che sta cercando Wendy.