Carburanti, prezzi internazionali in discesa ma rincari nei distributori

di Redazione

 ROMA. Tornano a scendere i prezzi internazionali, eppure sulla rete carburanti si registra una raffica di rincari.

Il fatto è che le quotazioni internazionali, mercoledì, hanno invertito improvvisamente la rotta con cali da oltre 11 euro/mille litri per la benzina e quasi 10 per il diesel mentre le compagnie petrolifere stavano facendo ancora seguito ai forti cali dei giorni precedenti e soprattutto alla diminuzione decisa dall’Eni. Il risultato sono stati aumenti generalizzati e consistenti: TotalErg + 1,5 cent euro/litro sulla benzina e + 1 sul diesel; Shell + 1 cent su entrambi i prodotti come pure Tamoil; Q8, e Esso + 0,5 sempre su entrambi i prodotti; infine, IP + 0,5 e + 1 cent rispettivamente.

Da segnalare, al contrario, la discesa dei prezzi del Gpl tra 0,5 e 1 cent. Medie nazionali della benzina e del diesel in netta crescita, rispettivamente a 1,820 e 1,724 euro/litro (Gpl a 0,759). Le punte adesso sono fino a 1,863 euro/litro per la benzina, 1,747 per il diesel e 0,779 per il Gpl.

La situazione, più nel dettaglio a livello Paese (sempre in modalità ‘servito’), secondo quanto risulta in un campione di stazioni di servizio che rappresenta la situazione nazionale per il Servizio Check-Up Prezzi Qe, vede il prezzo medio praticato della benzina che va oggi dall’1,802 euro/litro di Eni all’1,820 di Tamoil (no-logo a 1,702). Per il diesel si passa dall’1,701 euro/litro sempre di Eni all’1,724 di Ip (no-logo a 1,577). Il gpl infine è tra 0,719 euro/litro di Eni e 0,759 di Tamoil (no-logo a 0,717).

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