ROMA. Laccusa è di diffamazione aggravata per il giornalista indagato nellinchiesta della Procura di Roma sulle minacce subite dalla presidente della Camera, Laura Boldrini.
Al centro dellinchiesta sono finiti dei fotomontaggi apparsi sul web. Secondo la Procura, dietro questi elementi, lesivi dellimmagine della Boldrini, ci sarebbe la mano del giornalista Antonio Mattia, il primo a postare un fotomontaggio che ritrae la presidente della Camera in una posa osè. Lefoto false e i messaggi minacciosilasciati in rete sono già stati rimossi su ordine del pm, Luca Palamara. Mattia si è visto arrivare la polizia in casa.
Ho solo condiviso una foto che girava in internet. Il mio errore è esserci cascato, aver creduto che fosse lei, ha spiegato il giornalista inuna recente intervista alGiornale,ricordando chec’è una bella differenza tra un fotomontaggio pornografico e un nudo di donna falsamente attribuito alla Boldrini.Era uno scherzo – ha concluso Mattia – la cosa aberrante è che arrivi una pattuglia della polizia a casa per una sciocchezza.
In ambienti della Procura si sottolinea che l’iscrizione nelregistro degli indagatiè avvenuta alla luce della normativa esistente che consente l’identificazione di coloro che, travalicando i limiti della corretta informazione, oltrepassano il legittimo diritto dicronacae dicritica giornalistica.