SANTARPINO. I guai, siano essi giudiziari, fiscali, tributari, amministrativi sono come le ciliegie: uno tira l’altro! La giunta Di Sastro è stata diffidata dal Prefetto ad approvare, in Consiglio comunale, entro 20 giorni il conto consuntivo 2012, …
… cioè a rendicontare come sono stati spesi i nostri soldi. In mancanza di tale deliberazione il Prefetto avverte che procederà alla nomina di un Commissario ad acta, cioè di un dirigente della Prefettura che si sostituirà al Consiglio, e verrà avviata la procedura per lo scioglimento del Consiglio comunale! Il dramma è la conferma che la popolazione di SantArpino in questi anni è stata amministrata da una banda di pasticcioni, incapaci e ignoranti!
Il dramma è che questa armata brancaleone ha procurato danni incalcolabili e messo sulle spalle dei giovani debiti tali da ipotecare il loro futuro. I dieci consiglieri comunali dell’opposizione hanno inviato un telegramma urgente al Prefetto di Caserta per un incontro nel corso del quale intendono rappresentare al Prefetto le fortissime preoccupazioni in ordine al persistente clima di illegalità nella gestione politico-amministrativa della giunta Di Santo, anche in relazione allo svolgimento della campagna del prossimo 26/27 maggio.
La farsa è che il deterrente dello scioglimento del Consiglio diventa per loro, purtroppo, una battuta, di cui questi campioni di inefficienza e di ignoranza rideranno a crepapelle alle spalle dei cittadini, certi di averla fatta franca ancora una volta e di aver scampato il pericolo di una bocciatura da parte di un organo dello Stato.
Diventeranno ancora più arroganti, pensando di essere al disopra delle leggi! Cittadine e cittadini dopo quest’altra pagina nera per SantArpino, dopo questa nuova clamorosa e vergognosa patente di incapacità e di inefficienza, il 26 e 27 di maggio bocciateli voi definitivamente e senza misericordia.
Mandiamoli a casa e soprattutto mandiamo a casa Eugenio Di Santo, questo campione di menzogne e che senza vergogna va nelle case a prendere per i fondelli i cittadini, ai quali, poi, finge di chiedere scusa nei comizi. Questo bugiardo impenitente che ha il coraggio, pur di carpire un voto, di dire di aver fatto sospendere i ruoli delle Cartelle pazze.
Cittadine e cittadine, trasformiamo ogni cartella pazza in un voto sulla scheda elettorale contro questo uomo che scrive sui manifesti di amare il proprio Paese e poi lo inganna!
Il 26 e 27 di maggio un voto per la speranza, un voto per costruire la città che sogniamo e meritiamo, un voto a Francesco Capone e alla lista Sant’Arpino-Libera@Democratica!
Francesco Capone