Rifiuti tossici sepolti vicino centrale nucleare: sequestrato tratto Appia

di Redazione

 SESSA AURUNCA. Un tratto di strada lungo 400 metri, sulla statale Appia, a Sessa Aurunca, nel casertano. Il sospetto è che sotto vi siano stati interrati dei rifiuti tossici.

La zona si trova a poche centinaia di metri dall’ex centrale nucleare sul fiume Garigliano, che segna il confine tra Campania e Lazio. L’indagine, condotta dal locale commissariato guidato dal vicequestore Giovanni Stagliano, e coordinata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, è stata avviata da circa un anno e si basa sull’ipotesi di reato di smaltimento di rifiuti.

Si indaga anche sulle ditte che hanno eseguito i lavori di rifacimento del manto stradale.Al momento non risultano persone iscritte nel registro degli indagati. Nei prossimi giorni la magistratura conferirà l’incarico per la consulenza tecnica che dovrebbe accertare il tipo di rifiuti sepolti sotto l’asfalto.

Sulla questione, nelle scorse settimane, era intervenuta Legambiente, che con una nota firmata da Michele Buonuomo e Giulia Casella, rispettivamente presidente regionale campano e consigliere nazionale dell’associazione, aveva denunciato che “sulla variante realizzata al bivio della strada che conduce alla centrale nucleare del Garigliano, per eliminare la doppia curva, sarebbero stati interrati, sotto il nuovo manto d’asfalto, materiali inquinanti, con grave pericolo per le coltivazioni e la falda acquifera”.

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