“Moscati”, al Pronto Soccorso un solo medico in servizio

di Livia Fattore

 AVERSA. Ancora giornata di ordinaria emergenza al pronto soccorso dell’ospedale “San Giuseppe Moscati” di Aversa, dove dalle otto di mattina sino al tardo pomeriggio vi era in servizio un solo medico.

Una situazione non nuova che ha portato alla protesta dei diversi sindacati di categoria dalla Fials alla Cgil Funzione Pubblica, aggravata dalla circostanza che per un’intera giornata ci sono stati dei disservizi, a causa di guasti tecnici, presso il reparto di radiologia. Lunghe attese, anche se gli stessi pazienti e i loro familiari hanno dato atto agli operatori sanitari presenti, che stavano facendo più del loro dovere per cercare di alleviare i disagi.

Disagi praticamente cronici dovuti alla carenza in organico di medici e infermieri, con la conseguenza che non si riesce a garantire la copertura dei turni e medici costretti a permanenze in ospedale anche di 18 ore, con le ovvie conseguenze sul piano operativo. Una situazione ancora più allarmante se si pensa che l’indisponibilità di personale è dovuta anche all’obbligatorietà di consumare le vecchie ferie entro il prossimo 30 giugno e al fatto che sono in diversi ad usufruire di permessi previsti dalla legge 104 o della dispensa dai turni di notte.

La direzione dell’Asl Caserta, come ha ricordato nei giorni scorsi il direttore sanitario Gaetano Danzi, ha provveduto al reclutamento, senza attendere l’autorizzazione della Regione Campania, di tre medici di cui due saranno destinati al pronto soccorso dell’ospedale normanno, mentre un terzo è destinato allo stesso reparto ma dell’ospedale di Sessa Aurunca.

«In attesa dell’effettiva presa di servizio dei sanitari – ha dichiarato nel pomeriggio di ieri lo stesso Danzi – ho sollecitato i primari dei vari reparti a trovare una soluzione concordata unitariamente tra tutti loro. Intanto, voglio anche evidenziare che i medici per il Moscati potrebbero essere addirittura quattro e non due perché a momenti potrebbe sbloccarsi il turn over con le ovvie ricadute positive».

Grazie a questa sollecitazione, i medici del Moscati (Tatavitto, De Marco, Diurno, Ievoli, Caparrotti, Cecere, Trovato, Raucci e Sergi) e i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl, Uil e Fials, si sono riuniti «per affrontare la grave carenza di dirigenti medici del Pronto Soccorso». «Per la verità – si legge nel verbale dell’incontro – questa carenza di sanitari dura oramai da anni. Fino ad oggi le carenze del reparto sono state coperte dalla notevole collaborazione di tutti gli altri reparti del presidio, ma in particolare di Medicina, Gastroenterologia, Chirurgia Generale e Ortopedia».

Ne segue un dettagliato excursus sulla mobilità nel reparto e si conclude che «purtroppo non è più possibile coprire i turni vacanti del pronto soccorso con l’ausilio, come avvenuto in precedenza, degli altri reparti, in quanto, sia per motivi di salute che di pensionamenti, si è ridotto il numero di medici che già faticano ad assicurare la copertura dei turni h24 presso le proprie strutture».

Da queste considerazioni, però, parte la mano tesa anche in considerazione delle prossime ferie estive. I primari, infatti, concordano che in via temporanea e provvisoria, «i codici rossi shock room verranno assegnati direttamente a Rianimazione; tutte le problematiche cardiologiche direttamente a Cardiologia; assicurano la massima collaborazione dei singoli reparti tanto da consentire che l’attività di pronto soccorso possa essere gestita da un dirigente medico e da un chirurgo per ogni turno». Il tutto in attesa della presa di servizio dei due medici già nominati, che dovrebbe avvenire nei primi giorni di luglio.

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