Movida in via Seggio, è guerra: scatta il ricorso al Tar

di Antonio Arduino

 AVERSA. Dopo l’ipotesi di accordo arrivata a seguito di un incontro tenuto tra i rappresentanti degli esercenti, del Comitato per la Vivibilità di via Seggio, rappresentato tra gli altri dall’ex candidato sindaco ed assessore alla viabilità Antimo Castaldo, e del Condominio del Seggio, rappresentato da Maurizio Golia, scoppia la guerra.

Scatta il ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale contro l’ordinanza sindacale numero 93 del 2013 che fissa alle ore 2 l’orario massimo di chiusura degli esercizi di somministrazione alimenti e bevande e alle ore 24 lo stop della diffusione musicale.

A proporlo è uno degli esercenti che aveva partecipato all’incontro che, insieme a Maurizio Golia, presente nell’atto depositato al Tar con la qualifica di interveniente, chiarirà nell’udienza prevista pergiovedì 6 giugno, ai giudici amministrativi il perché della richiesta di annullamento dell’ordinanza.

“Quello dei ricorrenti e del collega Golia è un comportamento inqualificabile ma in linea con il detto di “doppia faccia come l’orologio dell’Annunziata” che caratterizza gli aversani” commenta Antimo Castaldo, di professione avvocato civilista.

“Nulla da dire sulla scelta di chiedere l’annullamento dell’ordinanza, se si ritiene che questa crei danno, ma -dice l’ex assessore – partecipare ad un incontro teso a trovare una soluzione compatibile con le esigenze di tutti, residenti, commercianti e utenti, sapendo di avere già presentato una richiesta di annullamento al Tar dimostra la malafede e il senso civico di chi ha di questi comportamenti”.

“Nel caso in oggetto- continua Castaldo – lascia perplessi il comportamento del collega avvocato Golia che dopo aver affermato, nel corso dell’incontro, di essere rappresentante del sindaco, che lo avrebbe incaricato di trovare una soluzione capace di contemperare l’interesse generale, sia presente in quello stesso ricorso al Tar che tenta di annullare un provvedimento fatto dal sindaco per tutelare l’ordine pubblico, senza creare danno alle attività commerciali”.

“La scelta fatta dai ricorrenti e dal collega –commenta Castaldo- non mi sembra vada in questa direzione ma sembra dimostri solo la volontà di tutelare interessi di singoli e non della collettività come, invece, si era fatto intendere organizzando l’incontro e come era stato dichiarato alla stampa proprio da Golia all’atto della presentazione del Condominio del Seggio”.

“Per questo bene ha fatto l’Amministrazione ad opporsi al ricorso che, a mio parere, sarà rigettato dal Tar” osserva Castaldo. “Se così non fosse, si scriverebbe una pagina molto triste della storia di Aversa perché -conclude- si darebbe forza all’idea che le sole attività possibili nella nostra città sono la gestione di bar, pub, paninoteche. Invitando chi spera in un futuro diverso, in salto di qualità per la città stessa, ad emigrare verso terre straniere anche dopo aver conseguito una laurea o un master”.

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