Recupero del patrimonio storico: le proposte del vicesindaco Virgilio

di Livia Fattore

 AVERSA. Recuperare al patrimonio cittadino lo storico e imponente complesso del Carmine, dismettere la Casa del Fascio ed altri immobili sparsi per la città, ristrutturare la vecchia scuola elementare ubicata nell’ex complesso monastico di San Biagio affinché, in nome della spending review, …

… vi si possa trasferire una parte dell’archivio comunale ospitato in un immobile privato per il quale si pagano 40mila euro di fitto ogni anno. Queste, per sommi capi, le proposte che la vicesindaco in quota Pdl, con delega al patrimonio, Nicla Virgilio, ha presentato in occasione del consueto appuntamento settimanale dell’interpartitico che vede presenti i rappresentanti di tutte le forze politiche che compongono la coalizione di centro destra.

La numero due della giunta capeggiata dal sindaco Giuseppe Sagliocco, attraverso un’analisi degli immobili comunali, ha portato sul tavolo di discussione una serie di proposte finalizzate alla alienazione di alcuni dei beni immobili ritenuti non utili all’esercizio dell’attività pubblica.

«Tra le varie possibilità – sostiene l’assessore al ramo – ho fornito ai colleghi dell’interpartitico, una serie di lavori riguardanti la storia e le origini degli edifici, una documentazione fotografica con annesse planimetrie, lo stato attuale in cui versano i beni e una stima approssimativa del valore degli stessi. Un lavoro certosino per il quale voglio ringraziare l’ufficio preposto e nella fattispecie l’architetto Franco Benadusi e due validi tirocinanti, un ingegnere e un architetto, che stanno effettuando un tirocinio gratuito presso gli uffici comunali».

Oggetti di discussione sona stati: l’ex Palazzo del Fascio su Via Roma, alcuni locali e appartamenti siti in via Garibaldi 10, il complesso di Sant’Antonio in via Sant’Andrea, la scuola elementare S. Biagio in via San Lorenzo. Per quest’ultima lo studio effettuato ipotizza anche una ristrutturazione prevedendone, in una seconda fase, il trasferimento dell’archivio comunale sito in via Nobel che, attualmente, costa al comune circa 40mila euro all’anno.

«A quanto sinora detto – ha continuato Virgilio – deve aggiungersi che le recenti disposizioni normative in materia di spending review (Decreto salva Italia, Razionalizzazione della spesa e Riduzione della spesa a servizi invariati) e di federalismo demaniale (la legge che statuisce “attribuzione a Comuni, Province, Città metropolitane e Regioni di un proprio patrimonio”) impongono all’amministrazione centrale di dismettere il patrimonio che a livello locale non è utilizzato. Questa condizione pone l’amministrazione comunale nella possibilità di iniziare un percorso teso all’acquisizione del noto e prestigioso complesso conventuale del Carmine, sito in via Abenavolo, il quale sia per dimensione che per collocazione strategica consentirebbe all’amministrazione comunale di dotarsi di un immobile ritenuto di grande utilità sociale. Le destinazioni potrebbero essere tante, diverse e tutte importanti anche alla luce delle nuove vicende che vedono la città di Aversa ospitare il tribunale presso il Castello Aragonese, oggi sede della Scuola di Formazione di Polizia Penitenziaria, successo per il quale vanno al senatore Pasquale Giuliano le mie più sincere congratulazioni».

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