Romano: “Non solo la Campania ha problemi di inquinamento”

di Livia Fattore

 AVERSA. “Non è solo la Campania ad avere problemi di bonifica e di inquinamento. Ci sono, purtroppo, tante altre regioni in Italia nelle stesse, se non in peggiori, condizioni, solo che qui da noi c’è stata una maggiore sensibilità dei media e delle associazioni ambientaliste”.

Il senatore aversano Lucio Romano, eletto nella lista montiana di “Scelta civica per l’Italia, nel corso di una conferenza stampa per illustrare i suoi primi 100 giorni di attività parlamentare, pone l’accento soprattutto sulla situazione ambientale presente nella cosiddetta Terra dei Fuochi. Una situazione che sta seguendo quale copromotore e componente della commissione parlamentare d’inchiesta sulla messa in sicurezza, la bonifica e il ripristino ambientale dei siti inquinati.

Un organismo che a breve coinvolgerà nella propria attività anche le Asl, la Fondazione Pascale di Napoli, l’Istituto Oncologico Europeo di Milano, le province interessate e personalità scientifiche non solo italiane, ma internazionali. Direttamente collegata a questo tipo di attività la promozione dei registri tumori. Romano in tal senso ha evidenziato come sia buono quello di Napoli Nord, sta partendo quello di Caserta, mentre anche Salerno ne ha uno.

“La cosa più importante, però, – ha continuato il parlamentare aversano – è che i dati che vi vengono inseriti siano oggettivi, reali e puntuali. Solo così serviranno effettivamente a qualcosa. Un ruolo importante nel campo dei tumori, dell’inquinamento ambientale può essere svolto dall’informazione. Solo così si può guardare con maggiore fiducia al futuro anche se il mio timore è che questa situazione abbia conseguenze epigenetiche che saranno riscontrabili solo tra diversi decenni”.

Oltre all’aspetto sanitario/ambientale, Romano, che è vice presidente del gruppo di Sceta Civica, componente della commissione permanente igiene e sanità e di quella straordinaria a tutela e promozione dei diritti umani, ha sottolineato la sua attività in tema per una riforma strutturale attraverso la riduzione del numero dei componenti della Camera dei deputati e del Senato e per interventi costituzionali atti a regolamentare gli argomenti in materia di istituzione e soppressione delle province, nonchè di funzioni e circoscrizioni territoriali delle stesse quale cofirmatario di due distinti disegni di legge.

Si ispira al suo compagno di partito, il giuslavorista Pietro Ichino, il senatore Romano per quanto riguarda le attività in Senato relative al lavoro. In questo senso i due sono stati cofirmatari di diversi disegni di legge tra cui quello per la trasparenza totale nelle amministrazioni pubbliche e quello per le misure sperimentali per la promozione dell’occupazione.

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