Sagliocco e la “damnatio memoriae”

di Nicola Rosselli

 AVERSA. Si parla di “damnatio memoriae” quando si vuole indicare la cancellazione totale del ricordo di una persona che non deve essere ricordata.

E, sebbene non sia stato presente nelle dichiarazioni programmatiche (le chiamiamo così solo per comodità, visto che di programmatico non contenevano nulla e che un’idea di città concreta e lungi dal palesarsi), sembra essere questo l’intento dell’attuale amministrazione guidata dal sindaco Giuseppe Sagliocco.

Una vera e propria ossessione, la sua, per il predecessore Mimmo Ciaramella che, al di là dei meriti e demeriti, ha un carattere praticamente opposto all’ombroso primo cittadino attuale. Sagliocco si è dapprima appropriato di tutte le iniziative portate avanti dalla precedente amministrazione, dai Piu Europa a Jessica, all’accordo con Eni Acque (all’epoca osteggiato in tutti i modi) e così via, per poi passare anche all’eliminazione a livello di peso di dirigenti che hanno segnato l’era Ciaramella.

A farne le spese, inizialmente, Antonio Di Santo, scappato letteralmente con l’avvento di Sagliocco che, ovviamente, non gli avrebbe mai rinnovato il contratto. Subito dopo stessa sorte tocca all’architetto Ciro Navarra che, essendo a tempo indeterminato, ha rassegnato le dimissioni potendo pensionarsi. Non si è voluto piegare alle richieste del sindaco Claudio Pirone che dapprima ha approfittato di un grave incidente stradale (qualcuno dice provocato da qualche macumba, ma noi siamo materialisti e rifuggiamo da queste magie) per poi vedersi ridotte le competenze al suo ritorno a favore di colleghi più malleabili.

Sulla breccia rimane il comandante dei vigili urbani Stefano Guarino che, forte del contratto a tempo indeterminato, essendo vincitore di concorso, resiste, ma finisce puntualmente nel mirino del primo cittadino, nonostante i vigili siano, oramai direttamente comandate dallo stesso Sagliocco che ne decide l’utilizzo di notte per la movida o con la le squadre intercomunali per l’emergenza rifiuti, mentre i rifiuti crescono in centro.

Per Guarino dapprima il tentativo di ridimensionarlo con la vicenda dei tabelloni pubblicitari 6×3, poi con le auto sequestrate depositate nei depositi di Della Corte e Marino con spese miliardarie da saldare ed ora la presunta mancata caccia ai “vù cumprà”, pubblicizzata anche con un comunicato stampa in cui si annunzia di aver dato mandato alla segretaria comunale per “attivare provvedimenti di competenza” ossia sanzioni nei confronti del comandante della polizia municipale.

A livello politico, poi, gli assessori Pdl o Udc che erano stati in giunta con Ciaramella sono stati messi con i classici “due pied in una scarpa”. A quando la decisione di cancellare il nome del “Mimmo cittadino” dall’elenco dei sindaci?

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