AVERSA. Quando la politica è fatta da chi non si documenta, da chi vede ma finge di non vedere, da chi sente ma non ascolta, però, poi, parla per avere uno spazio sui media succede che si debba assistere a siparietti tra maggioranza ed opposizione come quello accaduto con la tenda evangelica e lo standard comunale sul quale è collocata.
A parlare è Gennaro Morra, coordinatore dellUdc alle passate amministrative ed assessore alla polizia municipale nella prima giunta Ciaramella. Punta il dito sul batti e ribatti innescato dalla vicenda della tenda evangelica e relativo standard comunale, inutilizzabile fino al 2020 grazie dice Morra allinerzia degli amministratori cittadini.
Nel luglio del 2009, quindi ben quattro anni fa, avevo denunciato anche dai media ricorda lesponente dellUdc labbandono e lo stato di abbandono della struttura da parte degli evangelici insieme allabuso fatto dello standard comunale dai residenti della zona che lo utilizzavano, ed utilizzano, come parcheggio privato.
Uno stato di abbandono ed un abuso che continua Morra balzava agli occhi di chiunque attraversasse via Malpighi o via De Filippo e che rischiava di far perdere allEnte locale la proprietà dellarea standard. Perché spiega i residenti avrebbero potuto e, forse, potrebbe ancora chiederne al giudice la proprietà per diritto di usucapione e scipparla al patrimonio comunale.
Un fatto accaduto già in passato in via San Lorenzo, dove uno standard posto a pochi metri dalla caserma della polizia di stato, adibito da anni abusivamente a parcheggio da un privato, per diritto di usucapione, sancito da un giudice del tribunale sammaritano, è diventato proprietà dell’occupante abusivo. Per impedire il bis, nel 2009 Morra aveva lanciato lallarme dai media. Quattro anni fa continua Morra nessuno si degnò di ascoltare e si è consentito il rinnovo del contratto di concessione duso gratuito dellarea alla chiesa cristiana evangelica malgrado, già da tempo, si fosse trasferita in unaltra zona della città, lasciando in condizione di abbandono anche la tenda che, al momento del mio allarme, era in evidenti condizioni di fatiscenza.
Nel 2009 in consiglio comunale sedevano gran parte di coloro che ora hanno portato alla ribalta il problema, dimostrando grande competenza nellelencare fatti e date, ma osserva Morra allora non sono intervenuti. Perché? Se lo avessero fatto oggi il problema non esisterebbe. Con la loro inerzia dice lex assessore hanno creato un danno alla città.
Intervenendo quattro anni fa spiega lesponente dellUdc sarebbe stato possibile almeno bloccare il rinnovo della convenzione che secondo la precisa ricostruzione diffusa dal consigliere Capasso, presente in assise anche nel 2009, sarebbe avvenuto nel 2011 bloccando larea fino al 2020.
A questo punto sostiene Morra parlarne a che cosa serve se non a ritagliarsi uno spazio sui media? Meglio sarebbe attivarsi per chiudere subito una concessione gratuita che non ha più senso, recuperando la possibilità duso pubblico dellarea e bloccandone luso abusivo quale parcheggio privato.
E se proprio si ritenesse doveroso utilizzare il tema come argomento di discussione politica meglio sarebbe conclude usarlo non per dimostrare chi è più bravo ma per sollecitare un intervento istituzionale teso a sanzionare luso abusivo degli standard comunali, sollecitando lattivazione di un regolamento comunale che individui tutti gli standard e metta ordine nella materia.