CASERTA. Sequestrati beni per circa 10 milioni di euro a diverse società del gruppoCoppolache fa capo alla nota famiglia dicostruttori di Castel Volturno, nel casertano, di cui fanno parte Cristoforo Coppola, scomparso di recente, e l’ex vicepresidente di Confindustria, CristianaCoppola.
Gruppo in cui rientra anche la società Mirabella, che ha realizzato negli anni 90 il centro residenziale Us Navy di Gricignano. Proprio a Gricignano, mercoledì mattina, i finanzieri hanno eseguito controlli negli uffici della società in via Boscariello.
L’indagine della procura di Napoli, affidata al nucleo tributario della Guardia di Finanza, è partita da controlli su alcune società del gruppo, evidenziando soprattutto mancati versamenti di Iva. Il sequestro è per equivalente.
Nel mirino degli investigatori della Dda 7 aziende: la Mirabella Spa, la Agricola Pontammare Srl, il Consorzio per Gricignano di Aversa, la Gricignano 3 Srl, il Progetto industria Srl, la Servizi turistici Srl e il Consorzio tecno servizi. La Mirabella Spa avrebbe omesso di versare iva per l’anno 2010 per oltre 6 milioni e 800 mila euro, la Agricola Pontammare non avrebbe versato l’iva per il triennio 2009-2011 per oltre 307 mila euro.
Ma il decreto emesso dal gip riguarda anche un secondo filone di inchiesta, relativo a presunti illeciti ambientali, delegato al corpo forestale dello Stato.Il gruppoCoppolanegli anni ’70 e ’80 è diventato noto alle cronache per l’abuso edilizio del Villaggio Coppola, in una delle pinete più belle del litorale flegreo, un ecomostro che fu oggetto poi di un accordo con la Regione Campania, in base al quale le 4 torri sulla spiaggia furono abbattute.
Sigilli a immobili, partecipazioni azionarie, obbligazioni e disponibilità di denaro liquido a carico degli amministratori di 7 società, una Spa, 5 Srl e un consorzio, per omessi versamenti Iva negli anni 2010 e 2011, utilizzando anche la compensazione di crediti tributari che per il fisco sono inesistenti.
Oltre al sequestro preventivo, eseguite anche perquisizioni da parte del nucleo investigativo di Polizia Ambientale che hanno riguardato aziende e laboratori di analisi sia del casertano che del napoletano, coinvolte in un traffico illecito di rifiuti. Questo filone di indagine è nato dal sequestro di un complesso del gruppoCoppola, il polo tecnologico della nautica, nel quale furono rinvenuti rifiuti speciali e pericolosi su una superficie di 20 ettari, tra cui amianto triturato.
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