NAPOLI. E’ prevista per oggi l’emissione dei primi avvisi di garanzia nell’ambito dell’inchiesta sulla morte di Cristina Alongi, la donna di 44 anni rimasta schiacciata da unalberocaduto lunedì mattina in via Aniello Falcone, a Napoli, mentre era alla guida della sua auto.
I carabinieri, su incarico del pm Giovanni Corona, hanno acquisito negli uffici del comune la documentazione riguardante gli interventi di potatura e di manutenzione dei giardinetti dove è avvenuto il crollo. A quanto si è appreso, sono quattro le potature eseguite in un arco di tempo che va dal 2000 al 2010. Ad aprile scorso invece risalirebbe l’ultimo sopralluogo.
I militari dellArma hanno identificato gli autori degli ultimi interventi, tutti dipendenti del settore Ambiente del Comune. Dovrebbero essere loro i destinatari delle informazioni di garanzia per l’ipotesi di omicidio colposo. Intanto, il pm Corona, accogliendo la richiesta dei familiari della vittima, ha disposto l’autopsia.
Il magistrato ha anche affidato a un agronomo l’incarico di accertare le cause della caduta. Il consulente ha già effettuato un primo sopralluogo, esaminando lo stato delle radici dell’albero, e individuato altri due alberi a rischio caduta, un pino e un cedro nei giardinetti intitolati a Nino Taranto, in via Falcone, molto frequentati anche dalle mamme con i loro bambini.
Il Comune ha riferito che venti giorni prima la tragedia erano state eseguite delle verifiche dall’ufficio competente che avevano stabilito che tutto era a posto. Ora gli inquirenti vogliono capire se sia possibile che unalberoche sembrava ben radicato tre settimane più tardi invece si è abbattuto sulla carreggiata uccidendo una donna madre di una bambina di otto anni.
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