Visita medica al boss Zagaria durante latitanza: ex sindaco rischia il carcere

di Redazione

 CASAPESENNA. Rischia di finire in carcere l’ex sindaco di Grazzanise (Caserta) ed ex presidente del Consorzio Unico di Bacino, Enrico Parente, coinvolto nell’inchiesta della Dda di Napoli (pm Antonello Ardituro e Marco Del Gaudio, ndr) sulla latitanza del boss dei casalesi Michele Zagaria, arrestato il 7 dicembre 2011.

Il Tribunale del Riesame di Napoli ha emesso, infatti, nuova ordinanza di custodia in carcere a carico del medico accusato di concorso esterno in associazione camorristica, adeguandosi ai punti di diritto indicati dalla Corte di Cassazione che, alcuni mesi fa, aveva annullato con rinvio il provvedimento restrittivo emesso proprio dal Riesame partenopeo. Secondo gli inquirenti Parente sarebbe contiguo al clan dei casalesi, come dimostra il viaggio fatto in Austria per sottoporre ad una visita medica Zagaria mentre era ricercato dalle forze dell’ordine.

Un viaggio che, sempre secondo l’accusa, il medico avrebbe fatto di tutto per mantenere segreto, spegnendo il cellulare mentre l’ex sindaco ha sempre sostenuto che il cellulare era divenuto non rintracciabile dopo il passaggio al confine austriaco. In prima istanza il gip Luisa Toscana non aveva raccolto la richiesta d’arresto della Dda. Il provvedimento del Riesame diverrà definitivo entro dieci giorni, ma è molto probabile che i difensori dell’ex sindaco presentino ricorso in Cassazione.

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