TEHERAN. Hassan Rohani è il nuovo presidente dell’Iran. L’annuncio ufficiale è venuto dal ministro degli Interni di Teheran alla fine di una giornata che ha visto Rohani saldamente in testa fin dalle prime schede scrutinate.
Il candidato moderato-riformista, successore di Ahmadinejad, ha vinto al primo turno le elezioni presidenziali superando di un soffio la soglia necessaria del 50% che gli consente di evitare il ballottaggio. Le urne si sono chiuse dopo cinque ore di rinvio, quando i cittadini hanno accolto i ripetuti appelli a recarsi a votare: per tutta la giornata di venerdì si sono registrate lunghe code ai seggi, sia a Teheran sia in altre città del Paese.
Il candidato conservatore Mohammad Bagher Qalibaf, sindaco di Teheran, ha ammesso la sconfitta: ha avuto il 16,56% dei voti. Al terzo posto il capo dei negoziatori per il nucleare Saeed Jalili (11,36%), seguito dal leader dal leader dei pasdaran Mohsen Rezaei (10,58%), dal Consigliere per gli affari internazionali della Guida Suprema Ali-Akbar Velayati (6,18%) e infine dall’indipendente Mohammad Gharazi (1,22%).
A Teheran e in diverse parti del Paese sono subito cominciate le celebrazioni per la vittoria del candidato moderato.
In politica estera, il programma dello schieramento moderato-riformista prevedeva un’apertura verso l’Occidente, in particolare nei confronti degli Stati Uniti, con l’obiettivo di risolvere la questione nucleare.