Turchia, piazza Taksim ripresa dalla polizia

di Mena Grimaldi

 ISTANBUL. Quella appena trascorsa è stata la notte più violenta dall’inizio della proteste contro il premier Recep Tayyip Erdogan.

Piazza Taksim è stata riconquistata dalle forze antisommossadopo ore di scontri violenticon migliaia di manifestanti. Circa 200 i feriti. Ora Piazza Taksim a Istanbul è tornata parzialmente alla normalità. Una massiccia presenza di polizia è schierata di lato, vicina alla nuova barricata eretta prima dell’alba dai dimostranti che continuano a occupare il Gezi park.

L’hanno alzata con carcasse di macchine e macerie, per tentare di impedire agli agenti di sparare contro di loro altri gas lacrimogeni. I manifestanti rimasti nel parco, al centro delle proteste in corso nel Paese, sono centinaia.

Intanto, proprio in queste ore Erdogan ha fatto sapere di avere un incontro con alcuni dimostranti. Ma i manifestanti negano di essere stati invitati e accusano il governo di avere scelto delegati di comodo. La Piattaformache riunisce i 116 movimenti aderenti alla protesta ha detto di non essere stata convocata.

Anche gli avvocati oggi sono scesi in piazza in diverse città turche per protestare contro le violenze contro i manifestanti e l’arresto ieri di 73 legali a Istanbul.

Hurriyetonline riferisce che 5mila avvocati si sono riuniti davanti al tribunale di Caglayan e si sono mossi poi in corteo in direzione di Taksim. Manifestazioni di protesta sono in corso anche ad Ankara e Smirne, come pure in altre città. Nel frattempo, Washingtone leNazioni Uniteesprimono preoccupazione e chiedono alle autorità turche di rispettare il diritto alla libertà di riunirsi dei manifestanti.

L’appello è arrivato ieri sera dopo che l’ennesimo scontro in piazza Taksim: “Siamo preoccupati da qualsiasi tentativo di punire le persone per aver esercitato il loro diritto alla libertà di parola”, ha affermato la portavoce del Consiglio nazionale di sicurezza, Caitlin Hayden, sottolineando il diritto “di riunirsi e di manifestare pacificamente”.

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