Incidente Ecotransider, il vescovo: “Affido al Signore la vita del ragazzo”

di Nicola Rosselli

 GRICIGNANO. «Ancora una volta le problematiche attuali che assillano la nostra società, il desiderio di trovare un posto di lavoro per riuscire ad avere quella serenità che tutti cerchiamo e le incertezze ad esso legate colpiscono i più fragili, i più deboli».

E’ stato questo il primo pensiero sulla triste morte di Rocco Lauria, il 18enne di Potenza, del vescovo della diocesi di Aversa Angelo Spinillo. «Mi dispiace, così come avvenuto in altri momenti, – ha concluso il Pastore aversano – avere davanti a noi le tristezze che stanno segnando le nostre genti. Non dobbiamo, però, perdere la speranza di vedere le cose migliorare. Affido al Signore la vita di questo giovane».

«In un Paese che ha rimesso il diritto al lavoro al centro della sua agenda politica, – ha dichiarato da parte sua Vincenzo Cappello, segretario provinciale del Pd di Caserta, commentando con amarezza il grave incidente a Gricignano d’Aversa costato la vita ad un giovanissimo operaio – dovranno essere rafforzate, incentivate e sostenute anche tutte le iniziative volte a promuovere e garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro».

«I dati nazionali sulle vittime del lavoro – ha concluso l’esponente democratico – sono ancora un prezzo troppo alto e una ferita aperta per il nostro Paese. Esprimiamo tutta la vicinanza del gruppo del Partito Democratico casertano ai familiari, agli amici e ai colleghi del giovane operaio ed auspichiamo, al di là del cordoglio unanime per una vita così ingiustamente stroncata, interventi seri e concreti dell’intera classe politica italiana per la prevenzione degli incidenti e delle morti sul lavoro».

Per il senatore aversano di Scelta Civica per l’Italia, Lucio Romano, l’episodio di ieri mattina «è un lutto che colpisce la comunità in quanto morte bianca e giovanissima che ci interpella in merito all’ottemperanza alle norme relative alla sicurezza sul lavoro. Colpisce ancor di più in un territorio afflitto da disoccupazione». «Una giovane vita che, a quanto sembra, – ha concluso l’esponente montiano che è componente della commissione parlamentare straordinaria a tutela e promozione dei diritti umani – con un’attività lavorativa certamente saltuaria, riusciva a soddisfare qualche bisogno che la vita di tutti i giorni richiede».

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