ROMA. Il problema della lotta all’evasione non sarà risolto con il redditometro. Lo sostiene la Corte dei Conti rilevando che il clamore mediatico suscitato dal nuovo meccanismo di ricostruzione sintetica dei redditi appare francamente sproporzionato alle limitate potenzialità dello strumento e alla presumibile efficacia dello stesso.
Il contrasto all’evasione continua ad essere un elemento centrale e imprescindibile nell’azione di risanamento della finanza pubblica, sia per i suoi effetti diretti sull’entità delle entrate sia per la redistribuzione del prelievo fiscale. Al riguardo va ricordato come la strategia adottata dal legislatore nel corso della passata legislatura sia stata caratterizzata da andamenti ondivaghi e contraddittori. È quanto emerge dal rapporto sul coordinamento della finanza pubblica della Corte dei Conti.