TORINO. E’ stato condannato a 18 anni di reclusione per disastro doloso l’imprenditore elvetico Stephan Schmidheiny, imputato a Torino nel processo Eternit.
La Corte d’Appello di Torino ha ritenuto il miliardario elvetico responsabile di disastro anche per gli stabilimenti Eternit di Bagnoli e Rubiera.
In primo grado era stato condannato a 16 anni. Stephan Schmidheiny, 66 anni, è l’unico imputato rimasto al processo Eternit dopo la morte, avvenuta il 21 maggio scorso, del barone belga Louis De Cartier De Marchienne, a 92 anni.
La lettura del dispositivo, che si preannuncia piuttosto lunga, è proseguita con l’elenco dei risarcimenti alle numerose parti civili. Ammonta a 30,9 milioni di eurola somma che la Corte ha accordato al Comune di Casale Monferrato con la sentenza del processo Eternit.
Esprimo soddisfazione e fierezzaperchè siamo riusciti a rispettare rigorosamente i tempi che ci eravamo dati per la pronuncia della sentenza. Lo afferma il presidente della Corte d’Appello di Torino, Mario Barbuto, in attesa nella maxi aula 1 del Palagiustizia di Torino della sentenza di secondo grado del processo Eternit.