Evasione, in vigore il Sid: accesso diretto ai conti bancari

di Redazione

 ROMA. Da lunedì l’Agenzia delle entrate avrà uno strumento in più contro l’evasione fiscale. Entra, infatti, in vigore la disposizione che consente al fisco l’accesso diretto ai conti correnti bancari degli italiani attraverso il cosiddetto Sid (Sistema interscambio dati).

Fino a oggi, l’accesso ai conti era già possibile, ma era limitato a casi particolari e necessitava di autorizzazioni da parte della magistratura; da domani invece, l’acquisizione dei dati su depositi e movimenti avverrà automaticamente e per tutti i clienti delle banche. I dati trasmessi riguardano tutti i rapporti aperti: oltre i conti, i depositi di titoli azionari, gestioni patrimoniali, fondi comuni, fondi pensione, carte di credito, operazioni sul mercato dei metalli preziosi e anche le cassette di sicurezza.

Il provvedimento ha avuto bisogno di tempo perché per mesi si è cercata la soluzione di compromesso tra le esigenze del fisco nella lotta agli evasori e le preoccupazioni del garante per la tutela della privacy dei cittadini. Il Sid, alla fine, avrebbe assicurato una soluzione in grado di soddisfare entrambe le esigenze. Il sistema, infatti, è stato ‘scollegato’ da tutti gli altri canali di interscambio e utilizzando il tipo ‘application to application’ è in grado funzionare senza l’intervento di personale umano. L’operatore di banca dovrà soltanto avviare la procedura di registrazione al Sid, dopodiché i dati viaggeranno da soli.

Intervistato dall’Avvenire, il presidente dell’autorità garante della privacy, Antonello Soro, si è detto soddisfatto della soluzione trovata: “E’ il colpo di grazia all’evasione – dice Soro – : ora non sfuggirà più nulla, ora i conti correnti non avranno più segreti, ogni spesa finirà nel grande cervellone dell’Agenzia delle Entrate”. Secondo il garante, “è l’unico strumento che può funzionare. Vale infinitamente di più di tutte le incursioni a Cortina e infinitamente di più di ogni ipotesi di redditometro”. Quanto ai rischi per il diritto alla riservatezza, Soro dice che un anno fa il provvedimento “potenzialmente era devastante” perché “entrava pesantemente nella vita dei cittadini”. Oggi invece “ogni dato viaggerà su canali blindati, il percorso che va dalla banca al grande server è totalmente automatizzato”.

Il controllo inizierà domani partendo dalle informazioni relative all’anno 2011, che dovranno essere inviate entro il prossimo 31 ottobre. I dati relativi al 2012 dovranno essere invece trasmessi entro il 31 marzo del 2014. A regime, le banche dovranno fare un’unica tramissione annuale, entro il 20 aprile dell’anno successivo a quello considerato per l’esame dei conti. Ogni banca, peraltro, dovrà nominare un funzionario responsabile per il trattamento dei dati.

L’Agenzia delle entrate ha annunciato un provvedimento successivo con il quale saranno individuate categorie di contribuenti più a “rischio evasione”. Un’altra decisione rinviata è quella che riguarda i conti aperti in seguito a rimpatrio di capitali attraverso lo scudo fiscale, per i quali l’ultima ‘condono’ aveva assicurato l’anonimato del contribuente.

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